Lo scorso 15 dicembre il professore Pasquino, Presidente dell’Agenzia Regionale Universiadi – ARU, ci diceva che si era in attesa del Commissario che potrà agire con procedure agevolate.
L’idea era quella di applicare il modello Expo per velocizzare i tempi e riuscire a raggiungere l’obiettivo di organizzare come si deve le Universiadi in programma l’anno prossimo in Campania.
Ebbene il Commissario, il Prefetto Latella, si è formalmente insediato solo lo scorso 6 febbraio (quando si dice la velocità) e nei programmi ci sarebbe la sottoscrizione di una convenzione con l’ARU, che fungerebbe da struttura tecnica, la cui bozza è ancora in attesa di approvazione.
Poi, certo, si dovrà cambiare lo statuto dell’ARU che resta semplice struttura di supporto e non più decisionale, quindi non avrà più, con ogni probabilità, un comitato direttivo.
Pasquino ha di fatto lasciato già dal 25 gennaio, stretto tra il Commissario e la FISU che vorrebbe mettere i suoi uomini a capo del processo.
In tutto questo, i lavori per la piscina e la palestra di via Ribera al Collana sono fermi al palo per via di un contenzioso amministrativo che nessuno vuole assumersi la responsabilità di governare.
Così l’ARU continua a lavorare per quel che può in questa confusione; la Regione, sempre così volitiva, stavolta latita; il Commissario aspetta; i vertici sportivi nazionali non si capisce se diano una mano o rappresentino un problema. Con buona pace del modello Expo.
Ma non era meglio tenersi Pasquino e nominare lui Commissario?
Magari alla fine sarà un successo, ma le premesse non sono incoraggianti.