“È un grande piacere per l’Università Telematica Pegaso aprire i festeggiamenti di Matera 2019. Per questo desidero ringraziare il direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri, e tutte le istituzioni locali per la grande disponibilità a collaborare alla buona riuscita di questo evento”.
Ha esordito così il presidente Danilo Iervolino alla cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico conclusasi poche ore fa nella chiesa del Cristo Flagellato dell’ex Ospedale di San Rocco a Matera. “Investire sulla cultura e sul capitale umano -ha proseguito- scommettere sulle capacità dei giovani e, in particolare, sui tanti talenti che il Mezzogiorno esprime, sono tra le principali missioni del nostro ateneo … siamo orgogliosi di rappresentare il primo evento legato al mondo della formazione nell’ambito dei festeggiamenti”.
La scelta di celebrare l’inizio dell’anno accademico a Matera, organica alla politica di diffusione della presenza universitaria su tutto il territorio nazionale, rappresenta anche un riconoscimento del ruolo e delle potenzialità dell’intero Mezzogiorno.
In quest’ottica, l’ateneo ha promosso l’assegnazione di 30 borse di studio ad altrettanti studenti delle aree interne del Mezzogiorno.
Il rettore Alessandro Bianchi, nel rimarcare il forte segnale “che arriva dalla comunità internazionale, che le istituzioni di Matera e della Basilicata sono impegnate ad utilizzare per avviare un percorso di rigenerazione della città e del territorio basato sulla valorizzazione del suo inestimabile patrimonio culturale” ha voluto sottolineare come “a questo percorso l’Università Pegaso è pronta a fornire il suo apporto sul terreno della ricerca e dell’alta formazione”.
Per il direttore scientifico Francesco Fimmanò, “il nostro ateneo ha incarnato in questi anni la tipica evoluzione telematica nella formazione … un continuum interindipendente: formazione, approfondimento, applicazione industriale, ordinamentale, aziendale, sociale … la scelta di inaugurare l’Anno Accademico a Matera … risponde esattamente a questa logica sistemica”.
Si sono quindi succeduti gli interventi di Elio Pariota, direttore generale, di Giovanni Cannata, rettore dell’Universitas Mercatorum, di Luigia Melillo, rettore di Pegaso International, e di Carmine Gambardella, rettore della European Polytechnical University.
La prolusione di apertura dell’anno accademico è stata tenuta dal professor Emanuele Greco, già direttore della Scuola Italiana di Archeologia di Atene e presidente della Fondazione Paestum, con una relazione dal titolo “La Magna Grecia: tradizioni antiche e discussioni moderne”.