Un Po di plastica è il titolo dello studio realizzato da AICA – Associazione internazionale per la comunicazione ambientale, in collaborazione con Erica ed European Research Institute (ERI).
Il risultato sconcertante è che il Po riverserebbe in mare ogni secondo 11.107 frammenti di plastica di dimensione media intorno ai 5 mm e dal peso medio di 11 mg. Il che vorrebbe dire che trascina, sempre in media, oltre 13 tonnellate di microplastiche ogni giorno, pari ad oltre 5.000 tonnellate ogni anno (fonte: Sistema Nazionale Protezione Ambiente).
Altro che la Terra dei Fuochi in Campania o la raccolta dei rifiuti a Roma. Per carità, fenomeni questi gravissimi da prevenire e reprimere, che giustamente vengono presi ad esempio dell’inefficienza delle pubbliche amministrazioni meridionali. Ma la tanto decantata capacità gestionale delle regioni del Nord quale sarebbe? Non è che invece di maggiore autonomia servirebbe più centralismo?
