Antonio Bassolino si è speso, in questa campagna elettorale, generosamente per la città. Non ha risparmiato nessuna energia in lunghi mesi, con una rincorsa per lui durata molto più a lungo rispetto agli altri candidati.
Era una impresa impossibile: senza partiti, senza apparati, senza risorse economiche. Lo ha fatto certamente senza illusioni. E’ stato un tentativo che era un servizio alla città, per dare una prospettiva a quei napoletani che non erano soddisfatti di una offerta politica sotto vuoto spinto, confezionata per aderire a disegni nazionali.
Lo si è visto nella photo opportunity nella quale Gaetano Manfredi è stato circondato dall’abbraccio dei leader nazionali e regionali. Un quadretto tra inconciliabili, che nei tempi recenti se ne erano cantate in modo esplicito.
Va detto che gli insoddisfatti del parterre presente nella competizione non sono andati proprio a votare, e rappresentano, per la prima volta, la maggioranza degli elettori.
Evidentemente anche la proposta di Antonio Bassolino non è riuscita a parlare a questa parte dominante di cittadini, ormai sfiduciati della politica e scettici su ogni soluzione. Non si può far torto a loro. Da troppo tempo le promesse vengono puntualmente deluse, e la città continua a declinare.
L’augurio di tutti è ovviamente che Gaetano Manfredi sia in grado di imprimere una svolta. Dovrà innanzitutto dimostrare la sua autonomia verso i tanti stakeholders che hanno sostenuto la sua campagna, e che non tarderanno a presentare il conto.
A Napoli non c’è nessun conto da pagare. Anzi, forse ce ne sono troppi, a cominciare dalla disastrosa situazione delle casse comunali. La maggioranza in Consiglio è minoranza nella città.
Forse, proprio per questo la saggezza di Antonio Bassolino potrebbe essere un patrimonio a cui attingere, nella distinzione dei ruoli.
Bassolino ha già detto che farà il consigliere comunale di opposizione. È questo il mandato che gli hanno consegnato gli elettori, con una forza debole nei numeri ma forte nella esperienza. A lui vanno comunque i sentiti ringraziamenti dei tanti che credono ancora nella politica.