Un ganassa milanese si aggira per le stanze della Casa Bianca. Ogni giorno Donald Trump ha deciso di tenere fede alla sua natura di gradasso milanese vestito in abiti americani.
Aveva cominciato dicendo di voler annettere la Groenlandia, il Canada ed il Canale di Panama. Sembrava già un vaste programme, come avrebbe detto il Generale De Gaulle.
Ma non si è fermato lì. Un ganassa che si rispetti continua a spararle sempre più grosse, sino a stordire ogni interlocutore con la devastante magniloquenza delle sciocchezze che di volta in volta vengono ammannite agli stupefatti interlocutori di un bar della periferia milanese.
La Striscia di Gaza sarà comperata dagli Stati Uniti e diventerà un resort di alta classe, con il divieto assoluto per i palestinesi di tornare a casa propria.
Mentre il mormorio degli avventori si alza sempre più spazientito per le sciocchezze sesquipedali affermate, il ganassa ne spara un’altra, sempre nello stesso discorso.
L’Ucraina dovrà regalare agli Usa l’equivalente di 500 miliardi di dollari in terre rare. Normalmente un ganassa così improponibile sarebbe esposto al pubblico ludibrio nel bar della periferia milanese.
E invece, poiché si tratta del Presidente degli Stati Uniti d’America, il mondo assiste sbigottito a queste performance. Non sa se attendere la prossima sparata di dimensioni ancora più incredibili, oppure se cominciare a preoccuparsi per davvero.
Accanto alla Corte Penale Internazionale dovrà urgentemente essere costituito il Tribunale delle Barzellette inaudite. L’interdizione dai pubblici uffici sarà l’unica sanzione prevista. E Donald Trump potrà essere invitato in quel bar della periferia milanese per ricevere meritatamente il titolo ad honorem di ganassa delle galassie.