Una vacanza in Costiera Amalfitana non significa per forza turismo di massa. Appena più all’interno, rispetto ai classici paesi della Costiera, ad esempio, Tramonti è una piccola perla dove vivere una vacanza di relax tra natura e gusto.
Tramonti e le sue 13 frazioni propongono ai turisti una vacanza in montagna vista mare! Qui si può fare trekking tra le piante di limoni, arance e le vigne. Un’idea di scoperta è quella di percorrere il Sentiero delle 13 chiese’ del Cai Monti Lattari, lungo il quale apprezzare la natura e l’arte racchiusa in ogni piccola chiesa.
Organizzare una vacanza “alternativa” in Costiera è possibile, anche perché Tramonti non è l’unica proposta di questo genere. Certo, rispetto alla classica vacanza glamour, fatta di mare e cocktail al tramonto, è richiesta un minimo di organizzazione ed è bene documentarsi per non rischiare di perdere il meglio di questo tipo di vacanza, alla scoperta dell’anima più autentica della Costiera.
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Scoprire il lato più autentico della Costiera significa anche gustare cibo genuino e prodotti locali. A Tramonti e dintorni, non c’è che l’imbarazzo della scelta, tra mozzarella fior di latte e pomodoro Fiascone, da gustare da soli o come ingredienti base della pizza tramontina, limoni amalfitani, come materia prima o come ingrediente per marmellate e liquori, e formaggi di capra o pecora. Più recente è la coltivazione dello zafferano, in via di scoperta, come le castagne del posto, usate anche per realizzare deliziose farine. Come non apprezzare, poi, la viticoltura? Qui la coltivazione della vite è definita eroica, proprio per le difficoltà a cui i wine makers devono essere preparati: viti coltivate su ripidi pendii, quasi sulla roccia e meccanizzazione praticamente inesistente.
Il frutto di questo lavoro, però, ripaga di ogni sacrificio: uve come il Tintore, che crescono su piante ultracentenarie, danno vita a vini unici e distintivi della Costiera Amalfitana. Ma il vino di Tramonti è anche frutto di altri vitigni autoctoni, come la Ginestra, la Bianca Tenera, la Pepella, il Piedirosso, la Scotola (Moscio) e il Palombino, da cui nascono vini che portano in sè quel sentore di salsedine prodotti in quantità davvero limitate.