Dunque anche Toni se ne è andato. Nella sua casa di Parigi a 90 anni. Toni Negri antieroe della nostra giovinezza. Infatti lo abbiamo sempre combattuto. Lo abbiamo cordialmente detestato. Ci infastidiva il suo operaismo “leninista” distruttivo e assertivo, ai nostri occhi isterico e per nulla romantico o libertario come in Tronti. Cattivo maestro o no? L’accusa è stucchevole. Cattivi sono sempre gli allievi. Era uno studioso serio in origine, dal nonno comunista operaio e famiglia fascista e un certo disagio emotivo maniacale si percepiva sempre in lui. Teorizzò un certo tipo di lotta armata: di base, diffusa, capillare, molecolare. Sovversiva e di massa, fiancheggiatrice delle Br ma in dissenso con esse fin dal 1973, quando POTOP si scinde e scioglie a Rosolina. Dunque? Falso il teorema Calogero. Giusta la condanna per la rapina sanguinosa di Argentera. Pena scontata e condonata. Così come fu giusto riparare in Francia per il 7 Aprile. Resta il Negri teorico. Ottimo quello giovanile su Hegel. Metodico e professionale. Mediocre quello su Spinoza ridotto a ribelle passionale privo di geometrie teoretiche. Buone le cose sull’operaio massa poi sociale, confluite in Impero con Hardt, e su scala globale. Ecco questa è un’opera ricca e suggestiva con il nomadismo planetario che fluttua fluido e ribelle nella delocalizzazione del nuovo Capitale finanziario e tecnologico ad alta composizione organica. Ubiquo e spettrale. Tendenza USA questa che però sottostima altri Imperi dove l’ideologia è parte della riproduzione ben dentro le catene del valore, come in Russia e Cina. Alla fine, però, Toni era diventato quasi un comunista riformista! Lo abbiamo intervistato noi stessi tanto tempo fa. A casa sua in Trastevere. Per l’Unità. Altro che demonizzazione. E anche nell’ultima intervista per i 90 anni con Gnoli su Repubblica emergeva addirittura un Toni Negri francescano, non violento, umanistico. C’eravamo tanto odiati con lui, con loro… suoi seguaci, oggi però rendiamo l’onore delle armi a Negri. Un comunista teorico violento poi non violento. Anche i suoi pensieri e i suoi errori ci hanno tenuti vivi.
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