“L’Europa s’è desta”! Queste le parole pronunciate in italiano dalla presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen in collegamento video con Villa Pamphili, dove sono in corso gli Stati Generali convocati dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Che vi fosse stata una presa di coscienza da parte delle istituzioni europee riguardo la necessità di politiche di sostegno e sviluppo per far fronte ad una crisi inaspettata e devastante, lo si era già capito nei mesi scorsi, ma sentire la tedesca presidente UE intervenire in modo così deciso, e se vogliamo anche plateale, certamente rappresenta un’iniezione di ulteriore fiducia. Ovviamente la presidente Ue non si è limitata a confermare la volontà dell’Europa di intervenire in modo deciso ed ha chiarito bene quale sia la strada da percorrere; “mentre investiamo dobbiamo anche fare riforme ambiziose”.
Diverse le sollecitazioni da parte anche del Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli che rivolgendosi direttamente al Presidente del Consiglio Conte, al quale ha confermato la necessità di operare riforme coraggiose, ha pure sottolineato che occorre fare in fretta.
Particolarmente significativo pure l’intervento del Commissario UE all’Economia Paolo Gentiloni che, a chiare lettere, ha dichiarato la fine delle “condizionalità imposte dall’alto” per salvare i diversi Paesi, apostrofandole come “una storia finita che è alle nostre spalle”. Oggi, finalmente si parla di “risorse comuni” a 27, alle quali ogni Stato può accedere volontariamente sulla base di piani elaborati dal proprio Governo.
E’ chiaro quindi che la vera sfida è quella di misurarsi come Paese, e dimostrare di saper progettare il futuro riuscendo a trasformare la crisi in un’opportunità di rilancio. Modernizzazione del Paese; transizione ecologica; inclusione sociale, territoriale e di genere; è la traccia dettata dal presidente Conte che, all’apertura dei lavori degli Stati generali, ha voluto sottolineare la scelta della location quale omaggio alla bellezza italiana sulla quale, a suo avviso, il mondo intero deve essere concentrato mentre si lavora per progettare il rilancio.
In realtà sulla bellezza dell’Italia non credo vi siano grossi dubbi; sulla efficienza della sua burocrazia che è fondamentale per sostenere ed accompagnare il rilancio, probabilmente qualche perplessità sovviene. Certo è, che al di la delle singole posizioni e responsabilità, al tavolo per progettare il futuro di tutti, non ci sono tutti! …e questa non è una buona premessa.
A proposito, c’è ancora chi aspetta di percepire la CIG del mese di Marzo!