Home Ambiente Sogin vuole il nucleare: “mettiamo a disposizione i siti delle nostre centrali”

Sogin vuole il nucleare: “mettiamo a disposizione i siti delle nostre centrali”

E dicono che è in America che straparlano

by Redazione
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Il primo peccato del nucleare è non farlo lavorare”. Lo ha dichiarato Gian Luca Artizzu, Amministratore Delegato di Sogin, lo scorso 14 aprile nel corso di un evento organizzato dalla Lega dal titolo ‘Il nucleare sostenibile: l’Italia riparte!’. “Pensiamo alla centrale di Caorso: ha lavorato meno di cinque anni e ha prodotto 30 miliardi di kilowattora. Oggi, se non l’avessimo fermata con il referendum di allora, staremmo discutendo dell’allungamento dell’esercizio di questa centrale, come sta avvenendo nel mondo per impianti simili”.

Ma non basta. “Per un ritorno al nucleare, oltre alle sue competenze, Sogin mette a disposizione i siti delle vecchie centrali che stiamo smantellando. Noi smantelliamo gli impianti – ha proseguito Artizzu – non smantelliamo i siti. Questi sono stati progettati e manutenuti come siti per ospitare una centrale nucleare e sono la naturale destinazione per un futuro nuovo impianto“.

La Sogin, si badi bene, “è la Società pubblica specializzata nel settore nucleare che si occupa del decommissioning degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi” (dal sito ufficiale di Sogin). Cioè, è quella che gli impianti nucleari li deve smantellare. E deve farlo perché gli Italiani, con ben due referendum popolari, hanno detto NO AL NUCLEARE!

E dicono che è in America che straparlano.

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