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Sogin apre la “testa” della centrale nucleare del Garigliano

by Redazione
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Alcuni giorni fa, il 20 dicembre per la precisione, nella centrale del Garigliano a Sessa Aurunca (Caserta) è stata aperta la parte superiore del vessel. La “testa”. Il contenitore d’acciaio nel quale durante l’esercizio dell’impianto avveniva la reazione nucleare.

E’ la prima volta in Italia che la Sogin, la società di Stato che si occupa del decommissioning nucleare, inizia l’attacco al vessel, l’attività di smantellamento più complessa nella dismissione di una centrale.

L’apertura del vessel consentirà la fuoriuscita dell’acqua che riempirà il canale reattore, fino a sommergere completamente lo stesso vessel posizionato al suo interno. Ciò permetterà di svolgere le successive operazioni di smantellamento sotto battente d’acqua, che è un elemento naturale che scherma le radiazioni e consente ai tecnici di procedere in sicurezza”.

Ma prima sono state necessarie una serie di operazioni, come il ripristino dei sistemi ausiliari del reattore e del circuito di allagamento del canale reattore. L’intervento, data la complessità, è stato svolto sotto la supervisione dell’Isin, l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione.

Ora si procederà alla rimozione delle attrezzature che sono nella parte superiore del vessel, entro marzo 2024, e poi si darà il via allo smantellamento del vessel e dei sistemi dell’edificio reattore (internals).