“La sicurezza stradale non si ottiene con la sola repressione (…) il tema dovrebbe essere affrontato con serie campagne di prevenzione”. Così Trasportounito, riferendosi al disegno di legge che a suo dire ignorerebbe tutta la parte non punitiva.
“La proposta, debole sul piano della maggiore sicurezza stradale è anche – sottolinea Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito – peggiorativa per i conducenti professionali”. Laddove: “1. La promozione delle attività formative deve valere non solo per i più giovani ma anche per tutti gli altri conducenti e ancora di più per gli addetti ai controlli ai quali va richiesta una specializzazione oggi inesistente; 2. Gli uffici per la motorizzazione devono essere profondamente riformati, superando i vecchi schemi di organigramma verticale, puntando dal punto di vista operativo a una digitalizzazione che concretizzi l’idea di un sistema sanzionatorio personalizzato; 3. La regolamentazione delle attività economiche su strada non può limitarsi ai trasporti eccezionali, pure urgenti, ma deve estendersi anche a tutte le altre attività di trasporto di merce: l’attuale regolamentazione del mercato del trasporto di merci su strada, genera sfruttamento e non riduce i rischi e le difficoltà connesse con incidenti”.
Questi i dati forniti da Trasportounito:
- nel 2021 i conducenti dei mezzi pesanti che hanno perso la vita sono stati 169;
- nel 2021 gli incidenti sono stati 151.875 (18 incidenti/ora) con un + 20% rispetto all’anno precedente;
- nel 2022 gli incidenti sulle strade extraurbane statali e provinciali sono aumentati del 7,2% e i decessi sono aumentati del 12,2%;
- nel 2021 le pattuglie sulle strade extraurbane, quelle più pericolose col tasso di mortalità più elevato, sono scese ancora a quota 189.228. Come dire che dal 2008 al 2021 il calo è stato di ben 104.483 pattuglie pari oltre il 35% (290 pattuglie/giorno);
- L’organico previsto della Polizia Stradale è di 12.986 operatori. Oggi è sotto quota 10.000.