Lo scorso 14 febbraio, nella sede dell’Università Parthenope al Centro Direzionale di Napoli, si è tenuto il seminario organizzato da INAIL Campania e Assarmatori sulla sicurezza negli ambienti di lavoro nelle aree marittime e portuali, con focus specifico sui cosiddetti “spazi confinati”.
Un primo confronto che segue la sottoscrizione del protocollo di intesa, nel marzo 2023, tra i due promotori dell’iniziativa “con l’intento di trattare approfondimenti circa innovative soluzioni tecnologiche capaci anche di implementare la diffusione di modelli di gestione integrata dei rischi negli specifici contesti lavorativi afferenti ad un comparto ampio e di fondamentale importanza per l’economia del Paese”.
Tra il pubblico, anche studenti della Parthenope, dell’Università Vanvitelli, dell’Istituto Nautico Nino Bixio di Sorrento e dell’IPIA Sannino di Napoli.
Nel primo panel sono intervenuti: Pasquale Addonizio, Direttore dell’Unità operativa territoriale di certificazione, verifica e ricerca – INAIL Napoli; Silvia Pennino, docente dell’Università Parthenope; Cosimo De Marco, Lucia De Coppi, Emanuele Ciampa e Speranza Duraccio (ASL Napoli 1 / Commissione d’Albo dei tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro dell’Ordine TSRM-PSTRP).
“I nostri sforzi soprattutto nei confronti delle aziende – ha spiegato De Marco – devono essere intesi meramente da un punto di vista di prevenzione, e mai repressivo. Il nostro lavoro può portare infatti tante imprese a comprendere concretamente quell’ampia gamma di attività, strumenti e servizi spendibili per migliorare le condizioni di sicurezza e di salute dei lavoratori”.
Nel secondo panel: Roberto De Angelis e Riccardo Raineri (Grandi Navi Veloci); Tullio Foti, del servizio chimico di porto; Pasquale Capasso (ASPP di HSE Consulting); Luciano Di Donato (Dirigente Tecnologo INAIL) che ha ricordato come la normativa non contenga ancora una definizione di ambiente confinato.