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“Scusa papà ma tifo Napoli”, di Gaetano Quagliariello

by Flavio Cioffi
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Venerdì scorso, nella calda e accogliente cornice del Club Napoli di Cava de’ Tirreni, Gaetano Quagliariello ha presentato il suo libro “Scusa papà ma tifo Napoli”, edito da Rubbettino. Si, proprio quel Quagliariello. Il senatore, ministro, professore universitario e, a quanto abbiamo appreso, fondatore e past president del Napoli Club Parlamento. E perché si scusa di tifare Napoli? Perché il padre era juventino. Ahi! Ma io che ci facevo a Cava? Ero stato invitato dal nostro (di Gente e Territorio intendo) Luigi Gravagnuolo, che in qualità di ultratifoso del Napoli nonché ex sindaco di Cava ha condotto l’incontro. Al termine del quale ho comprato il libro. E l’ho letto.

Tutto d’un fiato. 146 pagine che scorrono via leggere accompagnate da un paio di caffè. Di quelle che leggi col sorriso sulle labbra senza accorgertene e ogni tanto ti scappa anche la risatina. Di quelle che pensi: si è proprio così. Nelle quali ti ritrovi. Perché stanno parlando della tua terra e della tua gente. Stanno parlando di te. Con ironia e autoironia. In un testo quasi musicale dai tempi perfetti, con le giuste pause e i giusti pieni. E ti ritrovi anche sempre d’accordo. Poi dice che prendono i voti.

Diciamo che è un racconto nel quale si intrecciano la storia del Napoli e la storia personale dell’autore. Anzi, il Napoli visto con gli occhi di un tifoso dal ’65 ad oggi. Però la vita dell’autore resta quasi sullo sfondo, non prevale. E anche quella del Napoli non è mai invasiva, non fa ombra. Insomma, ve l’ho detto che i tempi del libro sono perfetti. E poi è divertente, quasi umoristico. Ha tenuto incollato alla sedia me che non tifo Napoli.

Quando gli ho porto la mia copia del libro chiedendogli la dedica gli ho bisbigliato la mia confessione. E lui ha scritto: A Flavio che si trova dalla parte degli infedeli ma compensa con la sua simpatia! Mettiamola così: forza Napoli… e forza… No! Il nome della mia squadra non ve lo dico.