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Sangiuliano dagli ecovandali alle prossime regionali in Campania

by Federico L.I. Federico
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Stavolta Gennaro Sangiuliano ha colto nel segno con la faccenda degli Ecovandali, avendo avuto il coraggio di dire apertamente e fuori dai denti che gli imbrattatori dei Monumenti per protesta infangano la reputazione degli ambientalisti. E bene ha fatto l’Associazione L’Altritalia Ambiente – associazione nazionale attiva ormai da circa un quarantennio – a solidarizzare sull’iniziativa legislativa organica di Sangiuliano contro gli Ecovandali.

Bisogna però riconoscere che il Ministro Sangiuliano – saltando a piè pari oltre l’inciampo sulle “scoperte non scoperte” archeologiche, incolpevolmente annunciate a Paestum – stavolta merita davvero attenzione favorevole anche per la posizione da lui assunta sulla vicenda del proprio Sottosegretario Vittorio Sgarbi. L’autorevolissimo, ma irrequieto, critico d’arte – i cui eccessi verbali sono a tutti noti – si è impantanato in una incresciosa vicenda di opere d’arte scoperte e vendute senza autorizzazione Ministeriale, forse dovuta, forse No. Come è nella tradizione “de noantri” italioti. Ma sia chiaro – per dirla sbrigativamente ai nostri lettori – che siamo di fronte alla solita situazione della Moglie di Cesare, su cui il sospetto non deve nemmeno aleggiare…

Passiamo oltre, dunque…

Non sarà lieto di queste nostre modeste riflessioni il Governatore campano Vincenzo De Luca, il quale aveva coniato espressamente per il napoletano Gennaro Sangiuliano la sarcastica definizione di Ministro delle Cerimonie, con perfida e tagliente ironia. Insomma l’atteggiamento, stavolta risoluto, del Ministro della Cultura non deve avere fatto troppo piacere al nostro Governatore, il quale lo vede come potenziale prossimo – anzi imminente – avversario, essendo De Luca impegnato “Nonostante il PD” nella corsa elettorale “ultra legem”, sia pure legittimamente, al Terzo Mandato di Presidente della Regione Campania.

E tutto ciò si svolge nella finta indifferenza pubblica di Elly Schlein che – celando il proprio effettivo pensiero sulla questione, soffocata nel solito suo elencare a memoria problemi e soluzioni per l’universo mondo, in risposta a qualsiasi tipo di domanda – sta silenziosamente prendendo le misure per le scarpe “strette” che intende confezionare a De Luca. A costo di regalare la Regione Campania alla Destra, così come ha fatto con l’Italia tutta chi l’ha preceduta alla guida del PD.

Ricapitolando, possiamo dunque scrivere, senza timore di smentite, che la corsa di De Luca al Terzo Mandato in Campania potrebbe essere resa difficile dalla ostilità manifesta e formale del “Partitone” ex Rosso, oggi al massimo Rosa antico. Quindi di colore peggiore assai del famoso o famigerato “Rosso Ravanello” dei Socialisti: Rosso fuori e bianco dentro” come il loro animo, nel profondo sempre anticomunista.