“Il virus è un treno che corre, oggi c’è bisogno di ulteriori riduttori della velocità”. Così il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ospite al Food festival organizzato dal Corriere delle Sera ha descritto la situazione attuale della pandemia nel nostro Paese.
In effetti nelle ultime 24 ore i casi di positività accertata hanno superato le 37.000 persone ed il numero dei decessi quasi quota 500. E’ sotto gli occhi di tutti che l’Italia sta vivendo un momento a dir poco difficile, e la seconda ondata delle pandemia sta preoccupando, forse, più della prima per una molteplicità di motivi.
Grande sconcerto è manifestato dalle diverse categorie produttive che temono un vero e proprio disastro economico. Rispetto alle perdite subite per il provvedimento di lock down della primavera scorsa, questo secondo calo di fatturati sarebbe difficilmente superabile, in quanto per la grande maggioranza degli esercizi commerciali rappresenterebbe il colpo di grazia in una situazione già fortemente compromessa.
Non c’è dubbio che lo sforzo necessario in termini di ristori da parte del Governo dovrà essere imponente ma, in ogni caso, alla fine di questa triste storia, molte saranno le attività commerciali e produttive che cesseranno la loro attività.
Nella gestione sanitaria della crisi, è ormai acclarato che il Governo si è affidato da subito, e se vogliamo esclusivamente, agli studi ed alle informative del Comitato Tecnico Scientifico, e l’imputazione delle varie regioni alle diverse aree di criticità individuate con i tre colori (giallo, arancione e rosso) ne sono l’ennesima dimostrazione. Per gli interventi economici, però, l’intera responsabilità (che in realtà anche per la scelta di affidarsi totalmente al CTS) è solo del Governo e delle scelte che attuerà. Se pensiamo che ci sono lavoratori che ancora devono ricevere le indennità di cassa Integrazione dei mesi di maggio e giugno, ben vengano il raddoppiarsi dei sostegni a fondo perduto per diverse categorie di attività commerciali, come anche la sospensione delle cartelle esattoriali e la cancellazione della seconda rata IMU, ma attenzione a fare bene e presto.