Davide D’Errico, classe ’91, con 60mila follower su Facebooke è tra i candidati più seguiti sui social. Imprenditore sociale, fondatore di Opportunity Onlus attiva nella gestione di beni confiscati alla camorra al Rione Sanità, coordina una rete di associazioni presente in tutta la provincia di Napoli. Oggi è candidato nella circoscrizione di Napoli per la lista Centro Democratico a sostegno del candidato Presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca.
Oltre alla lista nella quale si colloca la sua candidatura, ce ne sono altre 14 a sostegno di De Luca. Qual è il tratto distintivo della sua lista rispetto alle altre convergenti nello stesso schieramento? In altri termini, perché un elettore che è orientato a votare De Luca come Presidente dovrebbe poi scegliere la vostra lista invece che un’altra?
Ci sono 15 liste nel centrosinistra che sostiene il presidente De Luca è vero. Ma solo una ha accolto il manifesto dei giovani di Napoli ed ha deciso di sposare le idee anticamorra, ambientaliste e coraggiose che abbiamo proposto al pubblico dibattito 6 mesi fa. Il professore Pasquino, che coordina la lista regionale, fu preside dell’università di Salerno. Ha a che fare con i giovani da 30 anni. Ha deciso che Centro Democratico dovesse sposare la nostra storia e le nostre proposte. Siamo gli unici che propongono parole di antimafia e soluzioni meritocratiche nel rapporto tra Regione e Comuni.
E all’interno della sua lista, perché lei e non un altro? Qual è la sua personale ‘promessa elettorale’ qualora fosse eletto?
Votare me, significa votare per le associazioni anticamorra della provincia di Napoli. Significa votare le idee del manifesto dei giovani. Significa scegliere i ragazzi che in questi anni hanno recuperato i beni confiscati, realizzato il vicolo della cultura, restituito dignità e bellezza a parchi pubblici e spiagge, offerto servizi gratuiti per i più piccoli e i più poveri.
Ci dice tre obiettivi, in ordine di priorità, per i quali lei e Centro Democratico vi batterete nei primi due anni di mandato?
Il mio impegno è per due priorità assolute. Primo: non possiamo più permetterci che i consiglieri regionali guadagnino 10.000 euro al mese mentre i nostri ragazzi, i nostri figli, fanno stage e tirocini non retribuiti. Serve una misura per il lavoro retribuito e per gli stage in Campania, finanziata in parte anche col taglio degli stipendi dei consiglieri. Secondo: non possiamo permetterci di avere più di 2.300 beni confiscati alle mafie NON riutilizzati. La priorità deve essere restituirli alle città, trasformandoli in uffici gratuiti per il co-working di giovani professionisti. Creare lavoro e restituire opportunità, combattendo contemporaneamente le mafie.
Un suo appello agli elettori sintetizzato in uno slogan.
So che questa politica e questi politici hanno disgustato tutti, ma non andare a votare significa consegnare le chiavi della regione ad affaristi e “figli di” qualcuno. Stavolta “arrevotiamo” le logiche comuni. Scegliamo i giovani anticamorra di Napoli.