In alcune regioni Italia Viva ha scelto di correre da sola, in Campania invece sostiene De Luca. In virtù di un accordo diretto con il governatore uscente, più che con il PD. E proprio questo rapporto pragmatico sul territorio rappresenta il vero motivo dello stare insieme di Iv con De Luca, ma anche con i propri stessi candidati. Candidati delle più diverse provenienze che non appaiono espressione di un organico programma politico.
Un ruolo sostanziale nella formazione della lista pare lo abbia svolto Michela Rostan, deputata di Melito passata con Renzi lo scorso febbraio. Un personaggio politico che ha suscitato più di una discussione. Vediamo in sintesi cosa è stato prodotto.
A Napoli Giada Filippetti, bolognese, giovanissima imprenditrice del settore turistico, è la capolista. Gabriele Mundo, già Forza Italia, già “arancione”, in realtà da sempre socialista, consigliere comunale a Napoli primo eletto nella lista di De Magistris. Francesco Iovino (anche lui con un passato in FI), vicepresidente della Città Metropolitana, appena dimessosi per non avvantaggiarsi del ruolo. Paolo De Luca (già DeMa), presidente della municipalità Vomero-Arenella. Fernando Farroni, vicesindaco di Portici. Geremia Gaudino, già segretario del Ppi e poi dirigente del Pd. Marianna Riccardi, già vicesindaco di Casoria. Francesco Guarino, assessore a Villaricca.
Ad Avellino il capolista è Enzo Alaia. A Benevento, Veronica Rotunno. A Caserta, Bernarda De Girolamo. Sempre a Caserta Filippo Fecondo, già sindaco di Marcianise dove ha seguito la realizzazione di alcuni importanti centri commerciali. Capolista a Salerno Tommaso Pellegrino, già deputato dei Verdi e membro della segreteria di Pecoraro Scanio, oggi sindaco di Sassano e presidente del Parco del Cilento. Infine non possiamo evitare di citare Ernesto Sica, i cui giri sulla giostra della politica sono così numerosi e spericolati da averlo reso famoso.