Nel programma di risanamento ambientale e rigenerazione urbana di Bagnoli, il tema della bonifica dei sedimenti marini è un nodo centrale ed un obiettivo principale per il litorale di Bagnoli Coroglio.
Il SIN di Bagnoli ricomprende una perimetrazione a mare che si estende dalla costa prospiciente il Comune di Pozzuoli sino a Nisida per un’estensione di circa 14,75 kmq. Su tale area fu condotta, nel 2005, una prima indagine per la caratterizzazione dello stato di contaminazione dei sedimenti marini e degli arenili.
Le indagini, condotte dall’ISPRA e dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn, rilevarono una forte compromissione dello stato qualitativo dei sedimenti marini, tanto da determinare un divieto di balneazione per l’intero tratto prospiciente l’area della ex ILVA ed ex ITALSIDER che permane tutt’ora e non consente la libera fruizione dell’area da parte della cittadinanza se non per attività di elioterapia.
Inoltre, in materia di bonifica di sedimenti e dragaggi, nel 2016 sono stati emanati tre importanti decreti che ridefiniscono i valori degli inquinanti, le regole per le operazioni di dragaggio e i criteri di utilizzo dei materiali di escavo dei fondali marini.
Pertanto, la Stazione Zoologica Anton Dohrn, con la collaborazione di ISPRA, CNR, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e INVITALIA, ha elaborato il Progetto di Ricerca “Restauro Ambientale e Balneabilità del SIN Bagnoli-Coroglio”, denominato ABBaCo, finanziato dal MIUR, che prevede la caratterizzazione dei fondali e delle acque, lo studio degli effetti delle condizioni acute e croniche su biodiversità e funzionamento ecologico delle comunità marine della baia, fornendo il quadro conoscitivo completo relativo ai descrittori del buono stato ecologico (GES) proposti dalla Marine Strategy Framework Directive dell’Unione Europea.
Sono altresì previsti studi pilota basati su metodologie innovative ad hoc per il restauro ambientale dei fondali.
Obiettivo specifico del Progetto di Ricerca è la definizione della nuova linea di costa a seguito di rimozione integrale della colmata, dei pontili sud e dell’insediamento del nuovo porto turistico nell’ansa di Nisida. Il risanamento dei fondali marini con la rimozione dei sedimenti inquinati, la bonifica e il ripascimento degli arenili e la realizzazione di eventuali opere a mare di protezione del nuovo assetto, come risultanti dal progetto di ricerca.
Per definire i valori di riferimento sito specifici dell’Area di Bagnoli, è stato predisposto un piano di campionamento delle matrici ambientali coinvolte (sedimenti, biota, colonna d’acqua) che consente di aggiornare i dati e definire con il necessario dettaglio i volumi e le aree interessate dalla contaminazione di idrocarburi e metalli pesanti, che dovranno essere rimossi per ripristinare le condizioni di balneabilità della baia di Bagnoli.
di Redazione