Il prossimo sabato 9 ottobre si terrà in videoconferenza presso il Teatro Di Costanzo Mattiello, con inizio alle ore 10:30, la Terza edizione del Premio Internazionale di Archeologia, in sigla P.I.A.A.M., intitolato al grande archeologo pompeianista Amedeo Maiuri. Stavolta il premio alla carriera è stato assegnato al Prof. Masanori Ayoyagi. Egli è il grande archeologo giapponese il quale, negli ultimi venti anni, ha profuso impegno, risorse e dedizione allo scavo della cosiddetta Villa di Augusto a Somma Vesuviana.
Essa, grazie allo scavo ha dimostrato di essere un organismo architettonico complesso e non semplicemente villare. E ormai emerge sempre più imponente dalle pendici del Vesuvio ove giaceva abbandonata e mai più riscoperta lungo una strada minore collegata alla Via Popilia. Era la strada che, per secoli – dopo l’eruzione pliniana che sconvolse l’intero territorio vesuviano – accolse i viandanti diretti a Napoli e provenienti dal Salernitano e dal Meridione di Italia in generale.
Il prof. Masanori ha già ricevuto la cittadinanza onoraria dalla Città di Somma Vesuviana e dalla stessa Pompei, grazie ai suoi meriti riconosciuti per la valorizzazione del comprensorio vesuviano. Nella stessa occasione, presso il Comune di Pompei, al prof. Masanori, particolarmente commosso, fu annunciata anche la dedica del Premio Maiuri. L’archeologo giapponese – che ricopre altissimi incarichi nel paese del Sol Levante – a causa del Covid non poté essere premiato. E oggi, essendo ancora in corso la pandemia, è impossibilitato a presenziare alla cerimonia di assegnazione del Premio, in ossequio ai protocolli internazionali sanitari intervenuti tra Italia e Giappone.
Il trofeo del Premio Maiuri – costituito da un cubo di roccia vesuviana in cui è inserito un trowel, una cazzuoletta tipica usata per lo scavo archeologico, detto in dialetto napoletano anche “cucchiarotto” – gli sarà quindi solo virtualmente consegnato da parte del Sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio.
La cerimonia si svolgerà durante un collegamento video da remoto tra Giappone e Pompei, come previsto per l’evento. Il Premio Amedeo Maiuri è giunto ormai alla sua terza edizione, dopo la interruzione causata dal lockdown Covid.
Gli archeologi premiati prima di Masanori Aoyagi sono stati nell’ordine: l’Italiano Mario Torelli e il Tunisino M’hamed Hassine Fantar, individuati dalla giuria incaricata di scegliere tra le eminenti personalità del mondo dell’archeologia mondiale, nel nome di Pompei tappa mondiale riconosciuta dagli archeologi di ogni nazione.
I giurati sono stati gli archeologi e docenti universitari Antonio Desimone e Umberto Pappalardo, affiancati dal Mons. Pietro Caggiano. Essi sono stati i curatori delle precedenti edizioni, mentre questa terza edizione è stata curata da Carlo Manfredi, giornalista ideatore del format e Direttore artistico dell’evento, autore di un pregevole Catalogo dell’evento.
Egli è stato espressamente nominato dalla Giunta Comunale di Pompei, su proposta dell’Assessore alla Cultura, d.ssa Andreina Esposito.
Il Premio Maiuri, infatti, è inserito nei festeggiamenti di “Pompei è Città”; manifestazione promossa in riferimento al decreto presidenziale del 2004, che consente al Comune di fregiarsi della denominazione di Città.