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Penelope alla guerra, al Museopossibile di Nola

mostra d’arte contemporanea

by Federico L.I. FEDERICO
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L’appuntamento per gli amanti delle mostre d’arte contemporanea è a Nola per venerdì 6 dicembre, alle ore 18.30, presso l’Officina per le Arti Contemporanee e lo Spettacolo – Ex Scuderie del Seminario Vescovile.

Sarà inaugurata la mostra PENELOPE ALLA GUERRA, curata dal sociologo e critico d’arte contemporanea Gaetano Romano.

Come già il titolo suggerisce, l’evento è una sorta di omaggio alla scrittrice Oriana Fallaci, la grande Oriana intervistatrice dei potenti della Terra, senza altra forza se non quella del proprio coraggio indomito, in tempi di Guerra e in tempi di Pace.

Il titolo della mostra è infatti lo stesso del suo primo romanzo, ambientato a New York. Quella sua opera prima fu pubblicata alla metà degli anni Sessanta.

La protagonista al femminile, di nome Giò, rappresentò sotto certi aspetti l’autrice stessa, lucida e determinata, donna vera ma pronta sempre anche essa a montare barricate, per difendere la propria e l’altrui vita.

Una Penelope androgina – ma donna d’amore per il proprio uomo e di viaggi d’amore per il proprio mestiere di giornalista – la quale non aspetta il ritorno di Ulisse, ma è Ulisse essa stessa.

Presentata la mostra e il suo esprit, ci tocca ora presentare, sia pure rapidamente, le artiste, che presentano le proprie opere.

Esse sono: Caterina Arcuri, Anna Coppola, Rosa Cuccurullo, Diana D’Ambrosio, Mary Pappalardo, Stefania Sabatino.

Le sei artiste dimostrano tutte insieme – e singolarmente – la forza e la perseveranza: tipiche doti che appartengono all’indole femminile.

E tutte e sei si misurano vittoriosamente con le difficoltà della pratica quotidiana dell’arte, in questi tempi di mutazioni epocali turbolente.

Tutto ciò – ne siamo certi, conoscendone già alcune personalmente – traspare e si sostanzia in inedite morfologie espressive di gran pregio, che saranno in mostra.

Alla fine, poi, è così che la vita – fatta di azioni, gesti, comportamenti – troverà occasione di epifania nella loro capacità di riecheggiarla nel Museopossibile con le loro personali e peculiari modalità di espressione visiva.