Dal 10 al 12 giugno scorsi si è tenuta presso la sede romana della Radwaste Management School (RaMS) – centro di formazione della Sogin, la società di Stato che si occupa dello smantellamento delle centrali nucleari in Italia – una tre giorni formativa “con l’obiettivo di preparare tecnici e operatori sugli aspetti legati alla sicurezza, tecnologia e radioprotezione dei reattori di nuova generazione, fra i quali quelli modulari di piccole dimensioni (SMR) e quelli modulari avanzati (AMR) in vista della loro possibile introduzione in Italia”. La sottolineatura è nostra.
Al corso della Scuola Superiore di Radioprotezione “Carlo Polvani”, organizzato dall’Airp (Associazione Italiana di Radioprotezione) in collaborazione con Ain (Associazione Italiana Nucleare), hanno partecipato oltre ottanta fra tecnici e operatori dei principali Enti e aziende del settore e studenti universitari di facoltà scientifiche.
Sono intervenuti, tra gli altri: l’AD di Sogin, Gian Luca Artizzu; il Presidente dell’Associazione Italiana di Radioprotezione, Francesco Mancini; il direttore della Scuola Polvani, Francesco D’Errico; il Presidente dell’Associazione Italiana Nucleare, Stefano Monti; il Presidente di Sogin, Carlo Massagli.
Vari gli argomenti affrontati: progettazione; licensing; costruzione di nuovi impianti; safety e security nucleare; decommissioning; gestione in sicurezza dei rifiuti radioattivi. Sono stati anche forniti agli operatori del settore, a quanto pare per la prima volta, “strumenti di conoscenza anche sui reattori di nuova generazione, come gli SMR e gli AMR. Queste tecnologie sono tra quelle che si sta valutando di adottare nel nostro Paese, nell’eventualità in cui il nucleare diventi un’opzione concreta per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dal Green Deal europeo entro il 2050 e per garantire la sicurezza energetica nazionale”.
Per carità, in una Europa nella quale la Francia è riuscita a far passare l’energia atomica come una energia non inquinante tutto è permesso. Ma esistono davvero reattori nucleari di nuova generazione? Molti dicono di no. L’Italia si sta davvero preparando a reintrodurre il nucleare? E gli Italiani cosa ne pensano?