Giovedì scorso, 19 dicembre, si è tenuto a Palermo il convegno dal titolo “Noi, il Mediterraneo”, organizzato dall’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Occidentale. Palermo si è scoperta al centro del Mediterraneo. Vediamo come.
Primo: nei porti della Sicilia occidentale (Palermo, Trapani, Termini Imerese e Porto Empedocle) sono stati sbloccati 45 cantieri e lavori infrastrutturali per 645 milioni di euro.
Secondo: Costa Crociere e MSC Crociere hanno firmato l’accordo per la gestione dei terminal crocieristici del Sistema.
Terzo: l’ipotesi di fare del polo cantieristico di Fincantieri un centro non solo di riparazione e allungamento delle imbarcazioni, ma anche di costruzione di grandi navi passeggeri, starebbe diventando realtà.
Si è dunque parlato di basi concrete per la realizzazione, in Sicilia, di uno dei più importanti poli del mercato delle crociere. A partire proprio dall’accordo con i due colossi crocieristici mondiali, Costa Crociere (del Gruppo americano Carnival) e MSC Crociere (del Gruppo ginevrino che fa capo a Gianluigi Aponte), per la gestione congiunta, in regime di concessione, del nuovo impianto portuale.
Il progetto di sviluppo, in atto nei porti della Sicilia occidentale, ha già portato le entrate del Sistema Portuale, dai quasi 26 milioni di euro del 2017, agli oltre 153 del 2019. Le giornate lavorate sono passate, nello stesso periodo, da 13.664 a 16.690, riducendo drasticamente il ricorso alla cassa integrazione.
Quanto a Fincantieri, a partire dal 2023, una delle navi nel portafoglio ordini del Gruppo sarà realizzata a Palermo, con l’intenzione di dar vita ad un sistema di filiera. Lo ha annunciato Pasqualino Monti, presidente dell’AdSP. Non una formalità, ma una svolta convinta e consapevole.
Gian Enzo Duci, Presidente di Federagenti, ha parlato di una sorta di unicità di Palermo. Per Stefano Messina, Presidente di Assarmatori, il caso Palermo rappresenta un’eccezione da seguire. Mario Mattioli, Presidente di Confitarma, ha auspicato una delega totale agli “affari di mare”, oggi dispersi fra nove ministeri diversi.
Durante il convegno, è stato poi presentato lo studio: “La rilevanza e gli impatti economici dell’attività crocieristica nella Sicilia Occidentale”. Francesco Di Cesare, Presidente di Risposte Turismo, ha richiamato la necessità di “supportare la capacità delle realtà produttive siciliane di cogliere le opportunità derivanti da possibili e maggiori legami di fornitura e subfornitura al comparto crocieristico, capaci di aumentare la rilevanza degli effetti indiretti”.