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Nodo Garibaldi, schiaffo al Comune. Calabrese: senza di noi rischio spreco risorse

by Noemi Vorro
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Qualche giorno fa, l’EAV – Ente Autonomo Volturno, la FS Sistemi Urbani e la Rete Ferroviaria Italiana hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per la definizione di indirizzi strategici per la redazione del progetto di fattibilità tecnica economica della riqualificazione e riorganizzazione del Nodo intermodale complesso di Napoli Garibaldi.

L’obiettivo è quello della riqualificazione attraverso una riorganizzazione sistemica ed integrata delle reti di trasporto con un miglioramento delle funzioni di scambio.

In parole povere, la Regione Campania ha dato oltre 4milioni di euro all’EAV per studiare la fattibilità degli interventi di copertura del fascio di binari della stazione di Porta Nolana e del collegamento pedonale con quella di Piazza Garibaldi.

Non è un’idea nuova e nonostante i trionfalistici annunci, come se le opere fossero già state realizzate o almeno fossero stati aperti i cantieri, mentre si avvia ora una fase di studio, c’è già un convitato di pietra: il Comune di Napoli.

L’accordo è infatti frutto di un confronto tra FS, EAV e Regione. Dov’è il Comune, le cui scelte urbanistiche saranno ineludibili?

Non abbiamo fatto in tempo a porci la domanda che l’assessore comunale ai trasporti, Mario Calabrese, si è fatto sentire.

Desta meraviglia che venga oggi finanziato un progetto di fattibilità che ha tra gli obiettivi dichiarati con grande enfasi dall’EAV quello di realizzare, attraverso interventi sulla mobilità, una trasformazione urbanistica a livello delle grandi metropoli europee, per giunta citando tra l’altro proprio i progetti di Perrault, senza il coinvolgimento del Comune che, oltretutto, per legge, è responsabile delle trasformazioni urbanistiche. Siamo felici che quelli dichiarati oggi dall’EAV siano gli obiettivi del Comune di ieri, cioè del 2015, ma siamo anche preoccupati che si possa concretizzare uno spreco di risorse se lo studio non avrà quella concretezza realizzativa che solo il Comune, in quanto titolare della trasformazione urbanistica, potrà assicurare. Insomma, proprio per evitare che lo studio finisca in un cassetto, indipendentemente dal chiaro sgarbo istituzionale, il Comune, se richiesto, offrirà la consueta massima collaborazione”.

Più chiaro di così. Senza di noi non andate da nessuna parte.

Effettivamente, come si può pensare di tener fuori il Comune? Stiamo parlando di Piazza Garibaldi. Ma poi perché? Questa storia della guerra tra Santa Lucia e Piazza Municipio sta diventando una vergogna e i responsabili ne pagheranno il prezzo politico alle prossime elezioni amministrative.

Per il momento però, come sempre, stiamo pagando noi cittadini.