Giovanni Maria Cuofano è stato confermato Sindaco di Nocera Superiore alle amministrative di maggio. Al primo turno. Siede in consiglio comunale dal 2006 ed è Sindaco dal 2014. Circa 13 anni, sarà anziano. No, è un giovane. E se un giovane viene premiato dagli elettori per come ha operato da Sindaco, vale la pena cercare di capire perché e cosa si propone di fare nei prossimi cinque anni.
Eri il favorito ma il risultato non era scontato.
E’ così. Ogni competizione elettorale ha una sua storia. Guardando al dato delle europee eravamo preoccupati perché era favorevole ai nostri competitori, poi abbiamo potuto constatare che la città aveva dato fiducia al nostro progetto amministrativo. Un progetto sostenuto solo da liste civiche. Quando si governa una città non bisogna confondere il percorso amministrativo con altre esperienze di carattere più politico.
Però il sostegno del PD lo hai avuto, anche se con qualche polemica locale. E quello di De Luca?
Le polemiche ci sono state da parte di personaggi che in ogni competizione elettorale si collocano a destra o a sinistra a seconda delle circostanze e nasceva dal fatto che non avevamo voluto candidarli. Quanto all’appoggio di De Luca non saprei dire. Nel senso che non è mai venuto sul territorio durante la campagna elettorale.
Un territorio complesso. Partiamo dalla situazione del torrente Cavaiola.
Esiste un problema di tenuta delle pareti spondali. Nell’ultimo incontro avuto col Prefetto ho chiesto un intervento radicale di sistemazione idraulica e strutturale del torrente che sta mettendo in pericolo anche la Statale 18. Temo che la prossima settimana potrei trovarmi costretto a chiudere il tratto della Statale che attraversa il nostro Comune per garantire l’incolumità dei cittadini. Oggi che sono stati posti divieti sull’autostrada e i camion escono perlopiù usando la SS18 e attraversando Nocera, il pericolo è aumentato. Ho sentito la dottoressa Granese del Genio Civile che ha chiesto alla Regione di intervenire, ma bisogna fare presto. Non ci sono più le condizioni per tenere il tratto aperto.
Gestione idrica.
La storia è lunga. Nel 2007/2008 l’amministrazione di allora lasciò alla Gori la gestione del servizio idrico integrato in cambio di posti di lavoro, un baratto acclarato, ma senza concordare alcun piano di interventi da parte del nuovo gestore. Non solo, mantenne anche la concessione con un privato per la gestione del sistema fognario, con il quale nel 2013 firmò un accordo da 13 milioni di euro. Dissesto assicurato. Quindi pagavamo il canone a Gori che però non gestiva le fogne e non investiva. Quando subentrò l’attuale Amministrazione, trovammo un accordo con la concessionaria e chiedemmo alla Gori di prendere in carico le fogne e di programmare gli interventi necessari. Parallelamente, abbiamo aderito alla “Rete dei Sindaci per l’acqua pubblica” che vuole essere un pungolo per avere un sistema gestionale che consenta ai Comuni maggiori controlli.
Volete liberarvi della Gori?
La nostra battaglia mira soprattutto a segnalare le deficienze e le carenze della Gori che fino ad oggi non ha operato adeguatamente sul nostro territorio. Se deve proseguire così dateci le risorse e gestiamo noi.
Veniamo ai rifiuti e all’imminente fermo dell’inceneritore di Acerra.
Siamo arrivati al 78% di raccolta differenziata. Dal 2014 un percorso lunghissimo: dai blitz alle 6 del mattino nei cantieri per controllare come lavoravano gli operatori, alle multe, all’istituzione del codice a barre. Oggi siamo un comune di riferimento e ci siamo posti come ulteriore obiettivo l’applicazione della tariffa puntuale. Quello che conferisci quello paghi. Stiamo quindi passando alla raccolta porta a porta spinta. Niente più carrellati per la strada, solo mastelli conferiti ai condomini e alle singole utenze domestiche. Stiamo anche lavorando per realizzare un’isola ecologica. Il fermo di Acerra ovviamente preoccupa, ma siamo abituati a fare da soli e da anni non viviamo più emergenze, a differenza di altri comuni della zona. Rispetto però alle considerazioni d De Luca che ha chiesto ai Sindaci di aprire nuove discariche, va detto che la manutenzione di un impianto non può determinare una crisi in tutta la Campania. Tocca alla Regione realizzare una vera impiantistica e programmare il ciclo dei rifiuti. Un sindaco non può aprire una discarica con una semplice ordinanza.
Oltre ad essere Comune riciclone, Nocera Superiore è molto attiva anche in campo urbanistico.
Abbiamo adottato e approvato il PUC in un territorio difficile. Venivamo da un Piano Regolatore del 1976 mai del tutto attuato e la nuova pianificazione ha rappresentato una visione innovativa della città. I piani urbanistici attuativi, al vaglio degli uffici tecnici, prevedono opere pubbliche che daranno alla città spazi nuovi, alleggerendo la promiscuità tra insediamenti abitativi e produttivi. Abbiamo previsto un PIP per le nuove aziende, contando anche sul ritorno dei tanti imprenditori che sono dovuti andare via. Dove ci sono aziende troppo grandi abbiamo pensato a viabilità alternative che gli consentano di restare e svilupparsi con minore pressione sull’abitato. Inoltre, il PUC offre alle aziende la possibilità di incrementare fino al 20% la superficie produttiva.
E’ prevista anche nuova edilizia abitativa?
Noi interveniamo nella maggior parte dei casi su aree dismesse sulle quali insistono cubature inutilizzate destinate in parte a edilizia residenziale privata e in parte a edilizia sociale. Infatti, per ogni intervento privato, il 40% della cubatura deve essere destinato a edilizia pubblica sociale per dare una risposta al disagio abitativo che esiste e viene trascurato dalla politica nazionale.
Archeologia.
Stiamo conducendo una battaglia con quel leviatano che è la Sovrintendenza archeologica e paesaggistica di Salerno, Benevento e Avellino. Abbiamo chiesto alla Soprintendente Casoli un incontro perché vorremmo sbloccare due interventi relativi alla necropoli di Pizzone e al teatro ellenistico romano di Pareti, oggi chiusi. Per il teatro abbiamo proposto di realizzare un camminamento che consenta l’accesso. Per la necropoli il nostro PUA prevede la realizzazione di una struttura alberghiera e la riqualificazione della necropoli a spese del privato.
Prossime elezioni Regionali, cosa ti auguri?
Che in questi mesi la Regione ci sia al fianco in alcuni investimenti dei quali il nostro territorio ha bisogno: l’area PIP, il collegamento allo svincolo dell’A30 di Castel S. Giorgio. Solo su questo si potrà misurare l’impegno della Regione.
E se dovesse dare una mano … che resti l’attuale Governatore?
E se dovesse darci una mano ci auguriamo che rimanga, si.