Sicurezza sul lavoro. 28 aprile, 119^ Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro. E’ in corso una sfida dirompente per riuscire a contrastare gli effetti della pandemia sulla navigazione e il lavoro a bordo. L’obiettivo è quello di rafforzare i sistemi nazionali di sicurezza trasformando, in ottica futura, le difficoltà in esperienza. Questo il tema condiviso dall’industria armatoriale italiana (Confitarma, Assarmatori, Assorimorchiatori e Federimorchiatori) e dalle organizzazioni sindacali (Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti), il cui sforzo congiunto è stato sin dall’inizio quello di un costante scambio di informazioni sugli adempimenti da adottare e la sensibilizzazione delle Istituzioni. Soprattutto per risolvere la grave problematica dei cambi equipaggi che, in particolare nel 2020, ha costretto molti marittimi a prolungare il loro imbarco oltre il periodo contrattuale e impedito ad altrettanti lavoratori di raggiungere le navi. L’impegno comune, importante per il progressivo miglioramento della situazione, ha indotto il Governo italiano a riconoscere (decisione comunicata all’IMO – International Maritime Organization lo scorso 25 gennaio) i marittimi quali key workers providing an essential service. “È indispensabile un’azione energica e condivisa per proseguire nel percorso di conseguimento dell’obiettivo di azzerare gli incidenti sul lavoro sia a bordo che a terra”, hanno dichiarato armatori e sindacati che si stanno impegnando anche “per l’accesso a quella vaccinazione di massa a favore del personale navigante che è lo strumento più efficace a tutela di un intero sistema”.
Innovazione. Abbiamo già parlato in passato del sistema InfoSHIP del Gruppo IB e non vogliamo apparire ridondanti. Però ci sembra utile segnalare che anche la società genovese di ship-management Crystal Pool (del gruppo Rimorchiatori Riuniti) ha dotato la sua flotta della soluzione InfoSHIP Quality Management per gestire la documentazione e che un altro software InfoSHIP (Electronic LogBooks) è stato ufficialmente riconosciuto dalla Liberia dopo le analoghe decisioni di svariate altre amministrazioni di bandiera. Si tratta di mandare in pensione il vecchio giornale di bordo.
Dragaggi. “Grande soddisfazione per la Direttiva che dovrebbe finalmente consentire lo sblocco delle attività dei dragaggi nei principali porti italiani” è stata espressa da Federagenti. I dragaggi diventerebbero infatti attività ordinarie di mantenimento dei pescaggi. Le procedure per gli investimenti in nuove opere verrebbero accelerate. Nascerebbe il tanto atteso sportello unico per la semplificazione amministrativa e sarebbero attuate misure per l’efficientamento energetico dei porti e l’impiego di energie rinnovabili. Però, c’è sempre un però, si ritiene necessaria “attenta vigilanza sui tempi, in particolare sulla predisposizione del piano nazionale dei dragaggi”. Tanto che lo stesso ministro Giovannini ha previsto un meccanismo di verifica trimestrale delle procedure avviate.