Va giù duro Gennaro Amato, presidente dell’Associazione Nautica Regionale Campana. Non si capacita del parere negativo ricevuto dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Napoli, diretta da Luciano Garella, relativamente all’esposizione nautica Navigare, prevista alla Rotonda Diaz per il prossimo ottobre.
Il diniego viene motivato, ai sensi della normativa vigente, constatando la mancata fruibilità del pubblico nel vedere e godere della vista marina e si conclude: “Questa Soprintendenza non ritiene di poter autorizzare l’occupazione del suolo pubblico sul Lungomare Caracciolo per lo svolgimento della manifestazione, nel mese di ottobre 2019 a meno che la stessa non venga effettuata senza l’istallazione dei pontili galleggianti…”
Va giù duro, dicevamo, Gennaro Amato, che addirittura si spinge a dichiarare “La consegna delle motivazioni, infondate, anticipa di fatto la pensione del soprintendente, fissata per settembre, non decidendo nulla in favore della città e demandando ai successori le scelte. Per fortuna il sindaco De Magistris, che ha capito la valenza del settore che fattura quasi due miliardi di euro in Campania, tra produttività cantieristica, filiera del settore, diportismo e turismo nautico, ha deciso di scendere in campo e trovare soluzioni per impedire questo scempio”.
Si muove infatti anche il Comune di Napoli, che tramite la propria delegata al mare Daniela Villani ha fatto sapere che si terranno incontri a spron battuto tra Comune e Associazione per trovare una soluzione di continuità per il progetto sul lungomare e per studiare eventuali alternative che permettano di non perdere l’opportunità.
Ricordiamo che la manifestazione Navigare nelle sue 32 precedenti edizioni si è quasi sempre svolta al Circolo Posillipo, che resterebbe in ogni caso il campo base della manifestazione, ma, a dire degli stessi organizzatori, ampliare l’evento è una necessità dettata dall’incremento del mercato nautico che vede nella produzione cantieristica tipica dei cantieri campani, per gozzi e gommoni, la massima risposta alla richiesta crescente del settore. Anche in considerazione del fatto che la darsena del Posillipo non consente di accogliere gli espositori delle altre regioni che intendono partecipare all’evento.
Capiamo l’amarezza del presidente Gennaro Amato, ma tacciare il Sovrintendente Garella di atteggiamento strumentale e attendista suona un po’ fuori dalle righe. Strumentale appare invece affermare che la manifestazione si debba per forza tenere con l’allestimento progettato alla Rotonda Diaz, altrimenti (sappiate bene) c’è la fila di altri comuni fuori regione pronti ad ospitarla (anzi ricordatevi che così facendo mi costringete a non creare posti di lavoro).
Chi ci legge sa che questo giornale, nella vicenda delle grate della metropolitana a piazza Plebiscito, ha avuto modo di apprezzare l’operato del Sovrintendente Garella, impegnato in un’assurda guerra col Ministero. Non vediamo francamente motivi di dubitare che le motivazioni addotte nel parere di diniego abbiano una sicura valenza ambientale. Del resto, lo stesso sindaco De Magistris si sta muovendo con estrema cautela, senza attaccare l’architetto Garella, prezioso alleato nella guerra sotterranea col Mibac gialloverde.
La solita storia. Vogliono usare lo strepitoso paesaggio del lungomare di Napoli, che da solo offre un valore aggiunto notevole a manifestazioni commerciali/espositive del genere, senza sottostare a quelle regole che ne preservano il mantenimento della sempiterna bellezza.
Ci vediamo a Navigare 2019!