Domenica 24 marzo si è tenuta nel vesuviano, a Poggiomarino, una serata di beneficenza a sostegno del futuro scolastico – e non solo – di 300 bambini africani.
Promotrice dell’iniziativa, la Fraternità di Emmaus in collaborazione con Progetto Famiglia Cooperazione, associazione fondata da Don Silvio Longobardi nel 2004.
In particolare, l’evento è stato organizzato e divulgato da Nunzia Tommaseo, alla quale è stato affidato il progetto di costruire una scuola materna a Saàba a 16 km dalla capitale del Burkina Faso.
Il progetto prevede la fabbricazione di una scuola composta da 3 blocchi di 120 mq l’uno, ognuno dei quali contenente 2 aule che potenzialmente potranno ospitare 50 bambini. Si andrà ad intervenire in una zona periferica popolata da numerosi villaggi ma completamente desertica, nella quale la scuola più vicina è a chilometri di distanza.
L’obiettivo della serata è andato ben oltre la mera, seppur fondamentale, raccolta fondi necessaria per attivare e portare avanti l’iniziativa, ma ha visto forte il desiderio degli organizzatori di far conoscere e di raccontare una realtà, così difficile e così lontana dalla nostra, come quella dell’Africa.
L’obiettivo è stato quello di smuovere gli animi e di scomodare, “perché il bene non si fa restando comodi, il bene scomoda” dice Nunzia Tommaseo, che ha riportato a tutti i presenti la sua esperienza in Africa vissuta due mesi fa.
Attraverso la testimonianza, si è respirata un’aria arida e struggente, che ha reso a pieno l’idea di quanto sia complicata la vita per un bambino africano al quale è stato negato persino il diritto al gioco e all’istruzione. Ma l’Africa è una terra che riesce a godere persino di quel poco o nulla che ha.
Il progetto e i desideri che dimorano nel cuore di chi ha vissuto in prima persona i disagi di quella terra, non sono traguardi irraggiungibili. Tutt’altro. “Attraverso il supporto di poche ma giuste persone, mosse da un sentimento comune, si possono ottenere grandi risultati e soprattutto in un tempo non a lungo termine”.
Ma che riscontro ha avuto la serata? E soprattutto c’è stato seguito a distanza di una settimana? Nel porre tali domande alla promotrice dell’evento purtroppo il senso di delusione iniziale è evidente “Ci si aspettava di più da chi invece avrebbe potuto molto. A sostenerci veramente sono stati chi meno ci aspettavamo” – racconta Nunzia Tommaseo – “ma Dio è grande e proprio questa sera abbiamo avuto una notizia che ci farà fare un importante e concreto passo in avanti: grazie alla sola donazione di una famiglia, abbiamo raggiunto la quota per la costruzione di un’intera aula scolastica!”
“Mi porti a scuola?” è un progetto che nasce dall’amore profondo verso Dio e verso i “suoi fratelli più piccoli”, che ripone le speranze nel sostegno di una società basata sulla fratellanza e sull’aiuto reciproco. “Ogni cosa che avrete fatto a ognuno di questi miei fratelli più piccoli, l’avrete fatto a me!” (Matteo 25,40)
Per sostenere la causa qui di seguito vengono riportate le coordinate bancarie e le modalità attraverso il quale è possibile contribuire.
IBAN: IT22W0301503200000003667864 Banca FINEKO S.P.A. – filiale n° 5000 Milano, intestato a FONDAZIONE EMMAUS indicando nella causale Progetto AREA ISTRUZIONE E FORMAZIONE.
E’ possibile donare un banco e una sedia per 70 euro; un armadietto per 100 euro; una finestra per 75 euro; un armadietto classificatore per 80 euro; materiale per la scuola per 50 euro; un bagno completo per 500 euro.
Diamo una mano anche noi.