Si è tenuta, lo scorso 28 gennaio, la giornata di lavoro “Riflessioni e connessioni”, organizzata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 per ragionare sul percorso fatto e sull’eredità che tale percorso può lasciare.
Si è discusso di competenze, di nuovi modelli, della creazione di specifiche agenzie. Di scenari futuri, insomma. Sono stati individuati 4 temi: co-creazione; aree interne; turismo; piattaforme e strumenti. Molti gli interventi e tutti interessanti, sia in chiave analitica che prospettica. Da un lato, è emerso il giusto compiacimento per gli importanti risultati raggiunti. Dall’altro, la tensione verso l’obiettivo di non disperdere l’enorme capitale acquisito.
D’altronde, lo stesso dossier di candidatura che portò Matera ad essere la Capitale Europea della Cultura nel 2019, prevedeva un processo in evoluzione che portasse, negli anni successivi, al rafforzamento del posizionamento acquisito a livello europeo, per diventare una piattaforma culturale del Mezzogiorno.
I dati definitivi del monitoraggio del 2019 non sono ancora noti, ma quelli aggiornati al 31 novembre dicono che l’82% del programma culturale è stato costruito in Basilicata, con il coinvolgimento di circa 268 artisti italiani e 214 artisti internazionali. 18.000 cittadini di varia provenienza sono stati coinvolti attivamente nelle produzioni culturali. Hanno collaborato 1.500 volontari. 410 eventi su 1.228 sono stati realizzati nei vari Comuni della Basilicata. Oltre 70.000 Passaporti venduti, di cui il 56% a turisti e il 44% a residenti in Basilicata. Circa 1.500 servizi radiotelevisivi e 60.000 articoli di testate di 41 Paesi hanno parlato di Matera 2019.
Adesso si tratta di valutare questi risultati e consolidare le attività svolte. In particolare, nel 2020 la Fondazione lavorerà su quattro tracce. Nuova visione culturale per le piccole città e le aree interne. Rafforzamento del ruolo dei cittadini nella produzione culturale dei prossimi anni. Continuità del progetto Open Design School. Nuovi modelli relazionali tra turismo sostenibile e cultura, anche attraverso un calendario culturale strutturato.
Per il raggiungimento di questi obiettivi, il consiglio di amministrazione della Fondazione ha stanziato per il 2020 sei milioni di euro, in fase di acquisizione. Il presidente della Fondazione, Salvatore Adduce ha dichiarato: “Mi preme molto ringraziare, in particolare, la Regione Basilicata e il suo presidente, Vito Bardi (…) per aver condiviso con noi la necessità di mettere a valore il lavoro svolto fino ad oggi in modo che la Basilicata rafforzi il suo ruolo di traino culturale del Mezzogiorno e di modello per il Paese e per l’Europa”.
