Come lo volete il Lungomare di Napoli? Chiuso al traffico e pieno di tavolini o aperto alla circolazione delle auto? E’ una vecchia questione, che riguardò a suo tempo anche la chiusura di piazza del Plebiscito voluta da Bassolino. Poi De Magistris pensò bene di seguirne l’esempio, adottando a sua volta un provvedimento bandiera, e nacque il Lungomare liberato. Risultato: un pezzo stupendo di città restituito ai suoi abitanti e un traffico allucinante nella Galleria Vittoria che spesso paralizza interi quartieri.
Forse non esiste una risposta tranchant, bianco o nero, si o no. Forse ha ragione l’assessore Cosenza: bisogna misurare i flussi di traffico in Galleria e decidere di conseguenza senza ideologie. Cosenza ha già dimostrato durante la sua esperienza in Regione di essere un assessore pragmatico, nel senso migliore del termine. Un tecnico di grande capacità di analisi e decisionale, se lo lasciano lavorare.
A quanto pare la sua idea sarebbe quella di limitare l’occupazione di suolo da parte dei ristoranti, uniformarne gli arredi, garantire trasporti e parcheggi, realizzare il restyling mantenendo sempre una corsia per i veicoli in caso di emergenza ed evitando le solite sconnessioni nella pavimentazione. Si andrebbe insomma verso una riapertura parziale, magari solo in alcuni giorni e in certe fasce orarie, conservando la pista ciclabile e la vocazione pedonale. Ma la scelta sarà comunque dettata dai numeri, dai livelli di saturazione della viabilità, e probabilmente avverrà in un contesto flessibile che consenta gli eventuali necessari adeguamenti all’evoluzione della situazione.
Molti non sono d’accordo. Alcuni per partito preso o per interesse, altri perché temono che si finisca semplicemente per attirare il traffico. Ma con cosa non sono d’accordo? Con la scelta metodologica di analizzare i flussi e decidere di conseguenza in maniera equilibrata?
Aspettiamo i dati e vediamo le decisioni. Nel frattempo, bravo Cosenza!