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Lucio Beffi, amarcord al Palazzo Vallelonga di Torre del Greco

Athanor, opera postuma

by Federico L.I. FEDERICO
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Nella serata di venerdì 29 novembre presso il Palazzo Vallelonga, sede madre della Banca di Credito Popolare, a Torre del Greco, in un intenso e partecipato amarcord, si sono dati appuntamento gli amici e gli allievi e anche i concittadini torresi amatori della notevole produzione letteraria e teatrale di Lucio Beffi, a quasi quaranta anni dalla sua morte.

Per Beffi la stessa Banca, attraverso il proprio Direttore Generale Mario Crosta, si è impegnata a istituzionalizzare un “Premio Lucio Beffi” con carenza periodica, al fine di tenere in vita e consolidare la grande tradizione letteraria e teatrale di Torre del Greco.

L’evento è stato patrocinato, oltre che dalla Banca, anche dal Comune di Torre del Greco, mentre la serata – coordinata dall’associazione Amici delle Arti – ha visto la partecipazione della dolce ed elegante figura di Rosaria Beffi, vedova del non dimenticato Lucio. Egli, da giovane, si era diplomato a Roma presso la Scuola d’Arte Drammatica con Pietro Sharoff, ma poi aveva avuto vaste esperienze teatrali e grandi consensi, prima di approdare alla Rai.

Rosaria è anche intervenuta al microfono, ma – come ha detto nel proprio commovente ricordo del marito – lo ha fatto soprattutto per dichiararsi ancora innamorata del proprio compagno, perché egli, sia pure scomparso fisicamente circa quaranta anni fa, non la ha mai più abbandonata, facendole quotidianamente sentire la propria presenza al suo fianco.

Un intervento breve, lucido, sereno, quello di Rosaria, ma commovente, perché è stato davvero un inno all’Amore.

Prima e dopo di Rosaria Beffi, si sono alternati al microfono attori, autori e critici teatrali, accompagnati dalle musiche originali di Walter Pascale e del suo Ensemble, che hanno riservato ai presenti brani di notevole tessuto musicale, a tratti cantato, ma sempre gradevole e ben costruito sui testi d Beffi.

All’interno della raccolta e accogliente Sala degli eventi di Palazzo Vallelonga, tra gli intervenuti ai microfoni, ricordiamo anche: Giulio Baffi, Enzo Salomone, Gennaro Malinconico, Lucio Bardi, Eva Contigiani, Libero De Martino, Donatella Faraone Mennella e Agostino Chiummariello, sperando di non avere dimenticato nessuno.

Proprio Giulio Baffi, critico teatrale, ha presentato il Libro “Athanor” opera postuma di Lucio Beffi, fatta stampare dalla moglie, a quasi quarant’anni dalla sua morte prematura, che ha privato Torre del Greco e l’Italia di un grande interprete della tradizione teatrale italiana.

“Athanor è copione teatrale più che un libro e già contiene lo spettacolo da realizzare” ha chiosato Baffi, il quale ha ricordato ai presenti che, tra l’altro, Lucio Beffi ebbe positive esperienze come attore, oltre che come autore.

Le sue performances gli avrebbero fatto scalare la piramide del successo se la morte non lo avesse rapito, perché Lucio Beffi era un degno rappresentante della terra vesuviana che genera uomini dai talenti straordinari.

E, infine, il critico Baffi ha concluso il proprio intervento affermando che il Teatro – come sogno di aria e di parola – in Athanor si condensa in un libro, che Rosaria, moglie di Lucio ha fatto il miracolo di pubblicare, ma che di fatto è un copione organizzato per battute.

Pronto per un attore, un regista, un drammaturgo, che si voglia impegnare con personaggi imbarazzanti dai volti ignoti, da mettere in scena.

Un libro che è un noir, un thriller tra i cui protagonisti c’è un inquietante Raimondo di Sangro, Principe di Sansevero, autore della straordinaria Cappella, che è un delirio essa stessa.