Si è tenuta nei giorni scorsi nella sala convegni dell’Università Unitelma Sapienza la presentazione del libro di Alessandro Bianchi “Le tre rivoluzioni urbane. Dalle origini alla postmodernità”, pubblicato per i tipi di Rubbettino Editore, nell’ambito del ciclo di incontri su “Ripensare le città” che si tiene nell’Anno Accademico 2024-25 presso Unitelma Sapienza Università di Roma. (*)
Già in precedenti occasioni il Prof. Bianchi aveva parlato della nascita della città, ma in questo libro ha ampliato l’orizzonte della storia all’epoca industriale-moderna e a quella post-moderna.
Aprendo la presentazione l’Autore ha sintetizzato in modo conciso ed esaustivo i contenuti del libro usando una serie di immagini che hanno scandito i tre eventi rivoluzionari di quella che ha chiamato, citando Mumford, “La città nella storia”.
La prima, avvenuta circa cinquemila anni fa in Mesopotamia, è quella che ha generato la nascita della città – la prima delle quali è Uruk – che sostituisce l’insediamento tipico dell’epoca neolitica: il Villaggio.
La Mesopotamia, tra il Tigri e l’Eufrate Uruk, la prima città – circa 3.000 a.C.
La seconda rivoluzione avviene a metà del 1700 in Gran Bretagna a seguito della cosiddetta rivoluzione industriale che, grazie all’invenzione delle macchine a vapore, stravolge completamente le modalità della produzione industriale, per prima quella della fabbrica tessile. La diretta e immediata conseguenza è il cambiamento della forma e della struttura della città.
La fabbrica tessile moderna Il treno a vapore La nascita della città industriale moderna
Infine, a metà degli anni Cinquanta del Novecento, compare la rivoluzione informatico-telematica che modifica l’economia, la società e la cultura e, ancora una volta, le caratteristiche delle città che, tuttavia, non appaiono ancora così evidenti.
La presentazione del World Wide Web
Come ha detto l’Autore “La resistenza al cambiamento insita nella città, fa si che per tempi a volte molto lunghi le strutture preesistenti convivano con quelle successive, continueremo per molto tempo a vedere intorno a noi la città moderna, ma dovremo imparare a pensare come se una città nuova e diversa fosse in gestazione, dando progressivamente vita a parti di se nel corpo della città che la ospita”
Sono poi intervenuti i relatori, per primo Lucio Villari – storico di chiara fama – che ha richiamato in particolare la fase della città industriale citando le opinioni espresse dal Foscolo a seguito di un viaggio nella città di Manchester, che appartengono alla diffusa critica fatta in quegli anni da molti studiosi alle pesanti conseguenze sulle condizioni di vita degli operai delle fabbriche.
A seguire Francesco Alessandria – architetto-urbanista della scuola di Beguinot – che partendo dai contenuti del capitolo del libro titolato “Verso un’altra storia urbana”, ha posto l’attenzione sul futuro delle città che risentirà inevitabilmente dei grandi fenomeni che si stanno verificando nel mondo, come il differenziale demografico, la crisi climatica e le sperequazioni economiche.
L’intervento finale è stato di Piergiuseppe Morone – Professore ordinario di politica economica della Unitelma Sapienza – che ha centrato l’attenzione sui cambiamenti negativi di natura economica e sociale che si prevede avverranno nel prossimo futuro se non interverranno modifiche nei comportamenti sia delle istituzioni, sia dei grandi centri di produzione, sia negli stili di vita dei cittadini.
A conclusione della presentazione l’Autore ha sostenuto che i grandi fenomeni che si stanno verificando a livello planetario, già richiamati dai relatori, rendono credibile l’ipotesi che si stia avviando una quarta rivoluzione urbana per comprendere la quale saranno necessari studi approfonditi che coinvolgano ambiti disciplinari diversi tra loro contaminati.
E’ quanto, ha concluso, si è iniziato a fare nell’ambito di una nuova rivista titolata “La Fenice Urbana-Saperi contaminati per ripensare le città”, il cui numero di apertura verrà a breve presentato.
(*) Il prossimo incontro del Ciclo si terrà il 31 marzo prossimo con l’intervento del Prof. Massimo Cacciari sul tema “La Città e l’Intelligenza Artificiale”