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Le Testimonianze di VIVOANAPOLI. Camorra e società

by Ferdinando Maria Cioffi
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Sabato scorso, al PAN, in una significativa cornice di pubblico, si è tenuto il primo incontro del ciclo “Le Testimonianze”, organizzato dall’associazione VIVOANAPOLI in collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune di Napoli.

Il titolo del confronto è stato “camorra e società: una sfida culturale”. Un dialogo a due voci, moderato da Emilia Leonetti, che ha visto protagonisti il Capo della procura di Napoli, Giovanni Melillo, e lo storico Isaia Sales. E’ intervenuto anche il sindaco Luigi De Magistris.

Forte il discorso condotto da Melillo, che ha parlato di una camorra “alta” costituita da una parte del mondo professionale, impegnato nel riciclaggio in particolare nel mercato immobiliare, di borghesia napoletana subalterna alla camorra, di classe dirigente nostrana affetta da una pulsione eversiva.

Come dicevamo, il Procuratore non ha usato mezzi termini e non ha risparmiato la società civile apatica, indifferente e timorosa.

Sales, dal canto suo, ha paragonato Napoli con Londra e Parigi dell’800, laddove queste ultime si sono sviluppate mentre nella nostra città la criminalità ha conservato una funzione di equilibrio. In particolare, al Sud la corruzione è dominata dalla camorra.

Un quadro fosco, nel quale le prospettive di emancipazione sono affidate alla crescita di un associazionismo civile che sia seriamente impegnato nel ripudio delle logiche criminali.

Noialtri, sommessamente, ci aggiungiamo l’aspettativa di una politica di sviluppo dell’occupazione, perché un’arma formidabile contro la criminalità organizzata è  proprio il lavoro.