Claudio Marro – Direttore tecnico ARPAC; Rita Iorio – Dirigente UOC Sostenibilità e Controlli; Giuseppina Merola – Dirigente UOC Area Territoriale di Caserta.
Nel recente elenco (anno 2024) della lista delle “Bandiere Blu” in Italia, che vede la Campania classificata ancora una volta terza, dopo la Liguria e la Toscana, per numero di comuni e di località premiate, è entrato a far parte anche il comune di Cellole, in provincia di Caserta, con 2 località, Baia Domizia Sud e Baia Felice.
Ricordiamo che l’attribuzione delle “Bandiere Blu” è un percorso volontario a cui il Comune aderisce e consiste in un “riconoscimento all’operato delle amministrazioni comunali rivierasche, nella gestione delle tematiche ambientali, con particolare riferimento alla salvaguardia dell’ecosistema marino”.
In questo comune ARPAC monitora, annualmente, la qualità delle acque di balneazione mediante 4 stazioni, che procedendo da nord verso sud sono le seguenti: Fontana vecchia, Cosida Marina, Baia Domizia Sud e Baia Felice. Come detto, le “nuove” bandiere blu riguardano proprio questi ultimi 2 tratti, lunghi complessivamente circa 2 Km.
Si evidenzia che il requisito essenziale per attribuire le “Bandiere Blu” ad un tratto di mare è che le spiagge siano risultate pulite e le acque di balneazione siano classificate di qualità “eccellente” nel corso degli ultimi quattro anni, sulla base delle analisi effettuate per l’Italia proprio dalle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA), e per la Regione Campania da ARPAC, nell’ambito del programma nazionale/regionale di monitoraggio.
Ma non basta: occorrono anche altri requisiti che dipendono dall’operato dei Comuni o dei concessionari balneari (ove esistenti) e riguardano attività di gestione delle spiagge, iniziative di educazione ambientale, qualità delle informazioni disponibili, servizi attivi e funzionali di raccolta differenziata, servizi igienici e spogliatoi, assenza di punti di scarico, divieti vari (campeggio, etc.), accesso ai disabili, etc.
L’attribuzione delle “Bandiere Blu” in provincia di Caserta deriva, quindi, da un costante e generale miglioramento della qualità delle acque di balneazione, ma anche da progressi nella qualità delle acque reflue scaricate, direttamente o non direttamente a mare, grazie evidentemente ad idonei interventi sia di manutenzione che di gestione degli impianti di depurazione, dei canali, ecc.
Infatti, relativamente ai controlli della qualità delle acque di balneazione, ARPAC ha riscontrato, già da un decennio, un consistente aumento della percentuale (in termini di Km) di costa classificata “eccellente” che è passata dal 39% del 2013 al 93% del 2024.
In particolare, annualmente ARPAC, nel casertano, monitora 41 punti, 36 dei quali risultano, attualmente, classificati “eccellenti” per un totale di 39 Km/42 Km totali balneabili.
Il dato del miglioramento delle acque di balneazione si è consolidato in tutta la provincia negli ultimi 4 anni (2020-2023) con percentuali di acque “eccellenti” che sono passate dal 89% del 2020 al 93% del 2024.
Relativamente, invece, agli scarichi, negli ultimi 4 anni (Tabella 1: periodo 2020 – 2023), nell’intera provincia di Caserta le percentuali di non conformità dei controlli ARPAC sugli scarichi di acque reflue prodotte dagli impianti di depurazioni “pubblici” sono passati dal 48% del 2020 al 8% del 2023, quindi con una netta diminuzione. Riduzione, anche se non altrettanta marcata, è stata osservata anche per le non conformità dei parametri microbiologici delle acque reflue che sono passati dal 21% del 2020 al 6% del 2023.
Le principali fonti di pressione sul litorale casertano, in generale, così come nel comune di Cellole in particolare, sono rappresentate da impianti di depurazione, da alcuni corsi d’acqua e dai taluni villaggi turistici, tutti oggetto di controlli periodici da parte dei tecnici dai tecnici del Dipartimento ARPAC di Caserta, soprattutto durante il periodo della stagione balneare. Si tratta, ovviamente, di controlli finalizzati a verificare, periodicamente, il rispetto della normativa ambientale e dei provvedimenti di autorizzazione, ma anche a monitorare lo stato di qualità delle matrici ambientali interessate, in un contesto, certamente di costante miglioramento, ma con equilibrio delicato e fragile.
Tabella 1: controlli sui reflui urbani prodotti da impianti di depurazione pubblici – Dati ARPAC Periodo 2020-2023 | |||||||||
Anno | Provincia | № campioni prelevati |
№ campioni conformi | № campioni non conformi | № non conformità chimico-fisiche | № non conformità microbiologiche | № non conformità tossicologiche | % campioni non conformi | % campioni non conformi microbiologia |
2020 | Caserta | 87 | 45 | 42 | 18 | 18 | 6 | 48% | 21% |
2021 | 115 | 80 | 35 | 17 | 11 | 10 | 30% | 10% | |
2022 | 90 | 74 | 16 | 9 | 10 | 0 | 18% | 11% | |
2023 | 80 | 74 | 6 | 2 | 5 | 0 | 8% | 6% |
Tabella 2: Classificazione delle acque di balneazione in provincia di Caserta – Dati ARPAC | ||||||
Anno | Km di costa adibita alla balneazione | % Costa eccellente | % Costa buona | % Costa sufficiente | % Costa scarsa | % Costa di nuova classificazione |
2021 | 42 | 89 | 4 | 5 | 2 | 0 |
2022 | 42 | 89 | 4 | 5 | 2 | 0 |
2023 | 42 | 89 | 6 | 3 | 2 | 0 |
2024 | 42 | 93 | 5 | 0 | 2 | 0 |