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LE CITAZIONI: Tolstoj, la Guerra e la Pace

by Ernesto Scelza
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Sulla rivista “Le antichità russe” Tolstoj pubblica nel 1888 “Alcune parole a proposito di Guerra e Pace” come un’appendice, introdotta da queste parole: “Che cosa è Guerra e Pace? Non è un romanzo, ancor meno un poema, ancor meno una cronaca storica. Guerra e Pace è ciò che l’autore volle e poté esprimere in quella forma in cui si espresse il suo intendimento”.

«Ma come mai milioni d’uomini presero a uccidersi a vicenda, chi gliel’ordinò? A quanto pare, è chiaro a tutti che nessuno ne avrebbe avuto vantaggio e ognuno ne avrebbe avuto danno; perché dunque lo fecero? Si possono fare e si fanno una quantità innumerevole di conclusioni retrospettive sulle cause di quell’assurdo avvenimento; ma l’enorme quantità di tali spiegazioni e la convergenza di esse tutte verso un solo scopo provano soltanto che quelle cause sono innumerevoli e che nemmeno una di esse si può chiamar causa.
Perché milioni d’uomini si sono uccisi l’un l’altro, quando è noto, fin dalla creazione del mondo, che ciò è male fisicamente e moralmente?
Perché ciò era necessario e inevitabile al punto che gli uomini, facendolo, obbedivano a quella legge zoologica elementare a cui obbediscono le api sterminandosi a vicenda verso l’autunno e per la quale i maschi degli animali si massacrano l’un l’altro. Non si può dare un’altra risposta a quella terribile domanda.
Questa verità è non solo evidente, ma così innata in ogni uomo che non metterebbe conto di dimostrarla, se non vi fossero nell’uomo un altro sentimento e un’altra consapevolezza che lo persuadono esser egli libero in ogni momento, quando compie una qualsiasi azione.»
Lev N. Tolstoj, Alcune parole a proposito di “Guerra e Pace”.