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LE CITAZIONI: Stiglitz, cosa è in gioco nelle elezioni Usa

by Ernesto Scelza
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Joseph Stiglitz insegna economia alla Columbia university. È stato capo economista della Banca mondiale e consulente economico del governo statunitense. Nel 2001 ha ricevuto il premio Nobel per l’economia. L’articolo, da cui ho estratto la citazione, è apparso in italiano il 25 ottobre scorso su “Internazionale”.

 

«La candidata democratica statunitense Kamala Harris ha fatto della libertà un tema centrale della sua campagna. Il suo sito spiega che “la battaglia della vicepresidente Harris per il nostro futuro è anche una battaglia per la libertà. In queste elezioni sono in ballo molte libertà fondamentali: la libertà di decidere sul tuo corpo senza interferenze dello stato; la libertà di amare la persona che ami apertamente e con orgoglio; e la libertà che schiude tutte le altre: quella di votare”. È un messaggio giusto. È arrivato il momento per i progressisti statunitensi di rivendicare la libertà come un punto del loro programma invece degli ultraliberisti e della destra, soprattutto oggi che questa rappresenta l’esatto opposto della libertà (…).

Usare la lente di un economista può aiutare a chiarire la questione. In primo luogo, una parte essenziale della libertà è la possibilità di realizzare il proprio potenziale. Chi vive alla giornata non ha vera libertà: fa quello che è necessario per sopravvivere.

In ogni società d’individui interdipendenti la libertà per alcuni può comportare una perdita di libertà per altri. La liberalizzazione finanziaria degli anni novanta e duemila sarebbe stata la morte per l’economia se non fosse intervenuto lo stato; ma poiché quell’intervento è costato miliardi di dollari dei contribuenti, la crisi ha comunque ridotto la libertà di molti lavoratori e di chi possiede una casa.

(…) Se da una parte l’economia neoliberista ha aumentato la libertà delle aziende, dall’altra non ha portato a una prosperità generalizzata né tanto meno a un benessere condiviso. Il neoliberismo, inoltre, non è nemmeno sostenibile, perché incoraggia i comportamenti che minano alla base il funzionamento del sistema.

Le economie funzionano sulla base della fiducia… ma anche le buone istituzioni non funzionano quando egoisti come Donald Trump violano spudoratamente la legge.

I mercati senza vincoli non favoriscono la libertà. L’ascesa del populismo autoritario è stata più pronunciata nei paesi dove i governi hanno fatto troppo poco per affrontare la disuguaglianza.

Il contrasto tra Harris e Trump sulle libertà fondamentali è lampante. Su ognuna delle grandi questioni Harris vuole ampliare le libertà degli statunitensi, Trump le vuole restringere. Al centro del programma di Harris c’è l’impegno ad aiutare i cittadini comuni, non il ritorno a un’economia basata sull’idea che la ricchezza di un’élite porterebbe ‘a cascata’ benessere al resto della società, adottata da Trump. La proposta di Trump di tagli fiscali per i miliardari e le grandi aziende aumenterebbe di 7mila e 500 miliardi di dollari il debito pubblico nei prossimi anni.»

Joseph Stiglitz, Solo i veri progressisti difendono la libertà.