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LE CITAZIONI: Paul Celan. Parla anche tu

Di soglia in soglia

by Ernesto Scelza
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Paul Celan (Paul Antschel) nasce a Czernowitz in Romania. Di origine ebraica, scampa allo sterminio nazista ma i suoi genitori muoiono nel 1942 in un campo di concentramento: il padre di tifo, la madre uccisa con un colpo alla nuca. Nel 1948 emigra a Parigi. Celan, in polemica con Theodor W. Adorno, che aveva affermato che non sarebbe stata più possibile la poesia dopo Auschwitz, si confronta con la problematica etica del Male e tenta di “stabilire una relazione con le vittime dell’Olocausto, unica possibilità di restituire senso al presente”. Muore suicida il 20 aprile 1970, gettandosi nelle acque della Senna dal ponte Mirabeau. “Parla anche tu” è inserita nella raccolta “Di soglia in soglia” del 1955 e proposta nella traduzione di Elisa Biagini.

 

Parla anche tu,
parla per ultimo,
di’ la tua.
Parla –
ma non separare il no dal sì.
Dà al tuo detto anche il senso:
dagli ombra.
Dagli ombra che basti,
dagliene tanta,
quanta tu sai ripartita intorno a te tra
mezzanotte e mezzogiorno e mezzanotte.
Guarda in giro:
vedi come intorno è vivo –
Alla morte! Vivo!
Dice il vero chi dice ombra.
Ora però si restringe il luogo dove stai:
dove adesso, spogliato dell’ombra, dove?
Sali. Tasta in alto.
Più sottile diventi, più irriconoscibile, più fine!
Più fine: un filo
sul quale vuole scendere la stella:
per nuotare giù, giù,
dove lei si vede brillare: nella risacca
di parole erranti.

Parla anche tu.

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