«La teoria della guerra giusta, in quanto teoria intermedia tra le teorie bellicistiche e quelle pacifistiche, ha assolto nella storia due funzioni diverse: ora è stata accolta per negare la validità delle prime, ora è stata accolta per negare la validità delle seconde. (…) Le difficoltà cui il tentativo di distinguere guerre giuste e guerre ingiuste è andato sempre incontro, sono note. Lasciando da parte per ora le guerre di difesa, il denominatore comune di tutte le teorie è sempre stato il riconoscimento della iusta causa a quelle guerre di offesa, il cui scopo è la riparazione di un torto subito o la punizione di un colpevole. In questo modo la guerra è stata assimilata ad una procedura giudiziaria, cioè a un espediente per risolvere una contesa sorta tra soggetti che non ubbidiscono ad una legge comune. Ma proprio questa assimilazione ha finito per mettere in evidenza la debolezza della teoria.»
Norberto Bobbio, La guerra nella società contemporanea.