«Il progresso scientifico ha permesso la produzione e, attualmente, la proliferazione delle armi nucleari e di altre armi di distruzione di massa, chimiche o biologiche. Il progresso tecnico e industriale ha provocato un processo di degrado della biosfera. La mondializzazione del mercato economico, senza una regolamentazione esterna né una vera e propria autoregolamentazione, ha creato nuove sacche di ricchezza ma anche aree sempre più ampie di povertà, come in America latina e in Cina; ha provocato e provocherà crisi a cascata e la sua espansione prosegue sotto la minaccia del caos. Lo sviluppo della scienza, della tecnica, dell’industria, dell’economia che spingono ormai la navicella spaziale Terra, non è regolato dalla politica, né dall’etica e neanche dal pensiero.
L’amplificazione e l’accelerazione di questi processi senza controllo possono essere considerati dei “feed-back” (retroazioni) positivi, che costituiscono una rottura delle regolazioni attraverso l’amplificazione e l’accelerazione dello sviluppo senza freni. Così, ciò che sembrava dover assicurare il Progresso umano, apporta certo progressi locali e possibilità di progressi futuri, ma anche la creazione e l’aumento di rischi mortali per l’umanità.
Paradossalmente, questi sviluppi sono accompagnati da numerose involuzioni che possono assumere l’aspetto di una grande regressione nella barbarie.
Le guerre si moltiplicano sul pianeta e si caratterizzano sempre più per la loro componente etnico-religiosa. Ovunque, l’ordine civico regredisce e le violenze imperversano nelle zone suburbane. La criminalità di tipo mafioso è diventata planetaria. La legge della vendetta sostituisce la Legge della giustizia, ponendosi come l’unica, vera giustizia. I concetti manichei si impadroniscono degli spiriti che si professano razionali. Questa crescita dei processi regressivi può essere considerata una sorta di “feed-back” positivo disintegrante, che si coniuga strettamente al “feed-back” positivo del quadrimotore scienza-tecnica-industria-economia. La barbarie odiosa riemersa dagli abissi delle età storiche si combina con la barbarie anonima e patinata della tecnica tipica della nostra civiltà. La loro alleanza minaccia il pianeta.»
Edgar Morin, Oltre l’abisso.