È il testo di “Working class hero” di John Lennon, la sua canzone più impegnata e “politica”. Alcuni riferiranno allo stesso John il titolo di “eroe della classe operaia”, per le sue origini a Liverpool, ma egli dichiarerà di aver sperato che la canzone diventasse un “inno dei lavoratori”, e che piacesse quanto era piaciuta “Give peace a chance”. Noi la dedichiamo ai lavoratori morti sul lavoro nel deposito Eni di Calenzano, e ai tre lavoratori al giorno che muoiono in Italia nei luoghi di lavoro.
Appena nato ti fanno sentire piccolo
non ti danno il tempo, invece di dartelo tutto
finché il dolore si fa così grande che non senti più nulla
Bisogna essere un eroe della classe operaia
Bisogna essere un eroe della classe operaia
Ti feriscono a casa, e ti picchiano a scuola
Ti odiano se sei intelligente e poi disprezzano gli imbecilli
finché diventi così fottutamente pazzo che non puoi seguire le loro regole
Bisogna essere un eroe della classe operaia
Bisogna essere un eroe della classe operaia
Prima ti torturano e ti terrorizzano per venti assurdi anni
Poi si aspettano che intraprendi una carriera
Quando non puoi funzionare davvero sei così terrorizzato
Bisogna essere un eroe della classe operaia
Bisogna essere un eroe della classe operaia
Ti tengono drogato con la religione e il sesso e la TV
e pensi di essere così intelligente, senza casta, libero,
ma resti uno zotico del cazzo, per quanto ne so
Bisogna essere un eroe della classe operaia
Bisogna essere un eroe della classe operaia
“C’è spazio in cima”, continuano a dirti
“ma prima devi imparare a sorridere mentre uccidi”
Se vuoi imparare a essere come la gente sulla montagna
Bisogna essere un eroe della classe operaia
Bisogna essere un eroe della classe operaia
Se vuoi essere un eroe, bene, seguimi
Se vuoi essere un eroe, bene, seguimi
Working class hero. (Traduzione di Lorenzo Masetti).