«Avvicinandoci alla condivisione chiediamoci: “Cosa mi appartiene?” Bilancio di una vita sancita dalla morte. Ciò che esiste non ha esistenza se non condiviso. I beni sigillati sono beni perduti. A prima vista, donare, offrirsi per ricevere in cambio un dono equivalente, sembrerebbe la condivisione ideale. Ma è possibile dividere tutto? Può un sentimento, un libro, una vita essere interamente condivisi? D’altra parte, se non possiamo condividere tutto, cosa resta e resterà sempre fuori dalla condivisione? Cosa non è mai stato nostro, nel cuore dei nostri possedimenti? E se potessimo condividere il desiderio vitale di condividere, unica nostra via di fuga dalla solitudine, dal nulla?»
Edmond Jabès, Il libro della condivisione.