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LE CITAZIONI: Ibrahima Balde, Hermanito

by Ernesto Scelza
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Adesso lo so, il mare non è un posto dove sedersi.

E tu, tante volte evocato, ti starai chiedendo chi sei.

Tu forse sei il poliziotto

che sta decidendo della mia domanda di asilo

dietro la scrivania di una questura.

Tu vedrai cosa fare con me.

Oppure tu, forse, sei mia madre, Fatimatu Diallo

ti ho rubato qualche parola

scusa, non ti avevo ancora raccontato tutto questo.

O forse tu sei Fatumata Binta / o Rouguiatou

vorrei che tu sapessi che Ibrahima non ti ha dimenticato.

Ma questo racconto ha altri tu,

tu sei Ismail, / tu sei Emi

ti chiedo se sei ancora vivo / e dove ti tiene la sorte.

O forse tu sei / quello che adesso sta attraversando il deserto,

o quello che sta nella foresta aspettando un programma,

tutta questa informazione è anche per te.

O tu sei quello che mi ha aiutato ad arrivare qui,

a Orano o a Irun, / quanti tu.

O semplicemente tu sei tu

quello che sta leggendo questa poesia.

Ti chiederai / quel tu sono io?

Sì, se vuoi, quel tu sei tu, / ma io no, io sono Ibrahima,

e questa è la mia vita.

Da: Fratellino (scritto a voce da Ibrahima Balde, e a mano da Amets Arzallus Antia).