“Cristina Campo” è lo pseudonimo letterario prediletto usato da Vittoria Guerrini. Una volta avrà la tentazione di firmarsi solo “Campo”: “Non trova che dir così è già il principio di Auschwitz?” scriverà nel 1962 ad Alessandro Spina. “Elegia di Portland Road”, è pubblicata su “Palatina” (II, 8, ottobre-dicembre 1958) con la nota di C.C. al titolo: Ultima residenza di Simone Weil a Londra.
Cosa proibita, scura la primavera.
Per anni camminai lungo primavere
più scure del mio sangue. Ora tornano sul Tamigi
sul Tevere i bambini trafitti dai lunghi gigli
le piccole madri nei loro covi d’acacia
l’ora eterna sulle eterne metropoli
che già si staccano, tremano come navi
pronte all’addio …
Cosa proibita
scura la primavera.
Io vado sotto le nubi, tra ciliegi
così leggeri che già sono quasi assenti.
Che cosa non è quasi assente tranne me,
da così poco morta, fiamma libera?
(E al centro del roveto riavvampano i vivi
nel riso, nello splendore, come tu li ricordi
come tu ancora li implori).
Elegia di Portland Road.