Filosofo e storico delle idee, Isaiah Berlin nacque a Riga nel1909. Con la famiglia si trasferì a Pietrogrado, dove assistette alla Rivoluzione del 1917, e poi in Inghilterra. Durante la seconda guerra mondiale lavorò per il British Diplomatic Service negli Stati Uniti e a Mosca. Questo “breve credo” fu letto nel novembre del 1994 in occasione del ricevimento della laurea ad honorem in Giurisprudenza della University of Toronto.
«Heine predisse che i discepoli armati dei filosofi tedeschi – Fichte, Schelling e gli altri padri del nazionalismo germanico – avrebbero un giorno distrutto i grandi monumenti dell’Europa occidentale, in un ‘ondata di fanatico annientamento di fronte alla quale la Rivoluzione francese sarebbe apparsa una quisquilia. Forse Heine fu ingiusto nei confronti dei metafisici tedeschi, eppure la sua idea centrale mi sembra valida: in una forma degradata, l’ideologia nazista affondava dawero le radici nel pensiero anti-illuminista tedesco. Ci sono uomini che uccidono e mutilano con la coscienza tranquilla sotto l’influsso delle parole e degli scritti di chi è certo di sapere che si può raggiungere la perfezione.
Lasciate che mi spieghi. Se siete dawero convinti che ci sia una soluzione a tutti i problemi umani, che si possa concepire una società ideale che gli uomini sono in grado di realizzare semplicemente facendo ciò che serve per raggiungerla, allora voi e i vostri seguaci crederete che non esista prezzo troppo alto da pagare per aprire le porte di un simile paradiso. Solo gli stupidi e i malvagi potranno fare resistenza, una volta che siano state loro esposte certe semplici verità. Chi si oppone deve essere persuaso; e se non può essere persuaso, bisogna emanare delle leggi che lo reprimano; e se anche questo non funziona, allora si dovrà inevitabilmente usare la coercizione, e, se occorre, la violenza; e se necessario il terrore, la carneficina.
(…) Alla radice di tutto questo c’è la convinzione che gli interrogativi basilari della vita umana, individuale o sociale, hanno un’unica valida risposta che può essere scoperta. Questa risposta può, anzi deve essere applicata; e coloro che l’hanno scoperta sono i leader la cui parola è legge. L’idea che per ogni importante
interrogativo possa esserci solo una risposta è un concetto vecchissimo. I grandi filosofi ateniesi, ebrei e cristiani, i pensatori del Rinascimento e della Parigi di Luigi XIV, i riformatori radicali francesi del Settecento, i rivoluzionari dell’Ottocento, per quanto poco concordi fossero sulla risposta o sul modo di trovarla (e su questo punto si combattevano guerre sanguinose) – erano tutti convinti di saperla, quella risposta, e che solo le pecche e la stupidità umane potessero ostacolarne la realizzazione.»
Isaiah Berlin, Un messaggio al XXI secolo.