“Il Superbonus al 110% deve essere prorogato subito almeno fino al 2023, altrimenti i condomini e le famiglie non potranno programmare gli interventi necessari per mettere in efficienza e in sicurezza migliaia di edifici”. E’ quanto afferma Federica Brancaccio, presidente di Federcostruzioni e dell’Associazione costruttori di Napoli, unitamente all’intera filiera delle costruzioni italiana. “Inutile invocare la green economy – prosegue – se poi non utilizziamo le risorse e mettiamo in atto degli strumenti necessari per centrare questo obiettivo”.
Tutto il comparto delle costruzioni – imprese, artigiani, cooperative, professioni tecniche, società di ingegneria (Ance, Alleanza delle Cooperative, Anaepa Confartigianato, Cna costruzioni, Casartigiani, Claai, Confapi Aniem, Federcostruzioni, Oice e Rete professioni tecniche) – rivolge preoccupato questo appello al Governo. Preoccupato per il futuro di una delle poche misure di rilancio dell’economia messa finora in campo. Si tratterebbe infatti di una leva capace di generare un giro di affari di 42 miliardi di euro, più entrate per lo Stato per circa 7,5 miliardi e un risparmio netto per le famiglie di 600 euro all’anno solo per i consumi energetici.
Benefici economici, e occupazionali, che rischierebbero di essere vanificati se il bonus avesse durata breve. Questo perché riguarda interventi che non possono essere avviati e completati in un anno, anche a causa di procedure lunghe e farraginose.
“Non meno della fine del 2023 – dunque – per consentire a cittadini e imprese di programmare e realizzare lavori importanti di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza sismica”.