Tra i ballottaggi alle comunali in Campania ce n’è stato uno davvero singolare, per come è nato e per i risultati che ha dato. Parliamo di Lacco Ameno. Il Comune ischitano, infatti, ha meno di 15.000 abitanti e la legge elettorale non prevede quindi il ballottaggio. A meno che non ci sia un pareggio assoluto. Ed è proprio quello che è successo al primo turno quando i due candidati, Domenico De Siano e Giacomo Pascale, hanno ottenuto esattamente lo stesso numero di voti: 1.451. Un caso davvero raro, al punto da far inarcare più di un sopracciglio.
Ma i risultati di ieri hanno spazzato via ogni dubbio. Pascale ha vinto con 1.615 voti contro i 1.419 di De Siano. Ciononostante, il neosindaco ha rimarcato l’amarezza per una vittoria che gli sarebbe stata “scippata” 15 giorni fa. Una vittoria travestita da pareggio, hanno detto alcuni.
Una sconfitta clamorosa per De Siano, anche alla luce della grande affluenza alle urne (78,93%), perché avvenuta nel suo storico feudo elettorale. Era il 1997 quando divenne Sindaco per la prima volta e da allora è arrivato in Consiglio regionale, in Parlamento e alla guida di Forza Italia in Campania. Fino a Ieri.
Per la verità qualche avvisaglia c’era già stata. Alle regionali di due settimane fa non era riuscito a far eleggere, nonostante il sostegno del partito, la sua candidata ischitana Maria Grazia Di Scala risultata solo terza della lista. E già da tempo De Siano non gode più del sostegno politico compatto di Forza Italia.
C’è sempre un momento in cui una storia finisce – ci hanno detto fonti di FI – e ieri è finita nel peggiore dei modi quella del coordinamento regionale retto dal duo De Siano/Cesaro.
Ma trapela comunque la convinzione che De Siano possa ancora rappresentare una risorsa. Sul presupposto, certo, che passi la mano lasciando il partito ad altri.