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La tragedia di Gautier nel Cilento

by Piera De Prosperis
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Ci abbiamo sperato tutti fino alla fine, abbiamo sperato che la squadra di soccorso arrivasse in extremis a salvare il ferito. Ma la debole traccia che il giovane francese ha lasciato non è stata sufficiente per i soccorsi.

“Sono caduto, ho due gambe rotte”. Venerdì 9 agosto, verso le 9 del mattino, Simon Gautier, il turista francese in esplorazione nel Cilento chiede aiuto. Il giovane parla un buon italiano (vive a Roma dove sta conseguendo un dottorato in storia dell’arte dopo la laurea alla Sorbona di Parigi) e ha la voce sofferente. L’operatrice gli chiede di localizzare la sua posizione, ma il giovane non è in grado di farlo. Riferisce di essere partito da Policastro verso Napoli. Dopo nove giorni, Simon viene ritrovato cadavere. Dal primo esame autoptico sembra che la frattura gli sia stata fatale, che abbia cioè lesionato l’arteria femorale, determinando un’emorragia immediata, all’incirca dopo 45 minuti dalla caduta. Niente sarebbe dunque stato possibile fare. Tuttavia, in questa torrida estate che aspetta ormai solo gli sviluppi politici, il tragico episodio ha fatto scattare la polemica sul ritardo nei soccorsi.

Al netto delle polemiche e del dolore di parenti e amici, c’è sicuramente un aspetto denunciato dal presidente nazionale della Società italiana sistema 118 che merita di essere approfondito. Secondo Mario Balzanelli “questa vicenda rende palese l’assurdo, insostenibile fatto che in Italia le centrali operative 118 sono ancora prive del sistema di geolocalizzazione delle chiamate d’emergenza, pur previsto dal decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 2009″.

Con la tecnologia ‘Advanced mobile location‘ (Aml), Simon Gautier sarebbe stato individuato molto prima. Anche in assenza di rete internet, dallo smartphone di chi richiede il soccorso parte immediatamente un sms al 112 che comunica le coordinate GPS corrispondenti al punto da cui la chiamata è partita. L’Italia, però, non dispone di questa Aml e ci si deve orientare per ‘celle’. Quella della chiamata del 27enne caduto nel burrone in Cilento era, purtroppo, troppo vasta. Questo perché per ogni cella servono dei ripetitori del segnale della rete cellulare e, in un’area impervia e poco abitata come quella in cui il turista francese si era addentrato, la copertura non è ottimale.

Con una direttiva del 2009 (recepita ma non ancora applicata dall’Italia), l’Unione europea aveva invitato gli Stati membri a dotarsi di sistemi “affinché le imprese interessate mettano gratuitamente a disposizione dell’autorità incaricata delle chiamate di emergenza le informazioni sulla localizzazione del chiamante nel momento in cui la chiamata raggiunge tale autorità”. Al di là del burocratese, il concetto è semplice: sapere con precisione la posizione da cui una persona effettua la chiamata al numero di emergenza. Nel caso di Simon Gautier, un sistema simile avrebbe permesso senz’altro di arrivare al punto in cui il giovane era caduto ben prima dei nove giorni effettivamente trascorsi. Forse non lo si sarebbe trovato comunque vivo ma la famiglia avrebbe potuto mettersi l’animo in pace che tutto il possibile era stato fatto.

Il corpo è stato ritrovato nelle vicinanze del Pianoro di Ciolandrea nel comune di San Giovanni a Piro. La zona, lungo il litorale cilentano, è particolarmente scoscesa e difficile da raggiungere. Il giovane si sarebbe incamminato su un sentiero non segnalato, dal terreno molto franoso. Lì sarebbe salito sulla roccia tentando di raggiungere qualche traccia e poi scivolato.

La località è suggestiva: da San Giovanni è possibile ammirare tutto il tratto di costa finale della Campania, dalla Costa della Masseta, nel comune di Camerota, fino al confine rappresentato dal Canale di Mezzanotte di Sapri. Si vede Scario, frazione sul mare dello stesso San Giovanni a Piro, dopo di che si giunge alla foce Bussento, fiume che caratterizza e che percorre l’intero Basso Cilento, dal Monte Cervati a Policastro, il paese salernitano che dà il nome al golfo. Panorami mozzafiato, luoghi impervi ed affascinanti dove il bruno della montagna si innesta sull’azzurro splendente del mare. Ma, come sa chi conosce un po’ il Cilento, luoghi difficili da percorrere già sui sentieri tracciati, figuriamoci abbandonandoli. Fermo restando la pietà per la morte di un giovane, colpisce l’azzardo. Lanciarsi da solo in un’impresa sconsigliata è l’atteggiamento proprio di chi non ha saputo valutare i rischi e di fatto ha sottovalutato i luoghi.

Leopardi, Dialogo della natura e di un Islandese: Natura. Immaginavi tu forse che il mondo fosse fatto per causa vostra? Ora sappi che nelle fatture, negli ordini e nelle operazioni mie, trattone pochissime, sempre ebbi ed ho l’intenzione a tutt’altro che alla felicità degli uomini o all’infelicità. Quando io vi offendo in qualunque modo e con qual si sia mezzo, io non me n’avveggo, se non rarissime volte: come, ordinariamente, se io vi diletto o vi benefico, io non lo so; e non ho fatto, come credete voi, quelle tali cose, o non fo quelle tali azioni, per dilettarvi o giovarvi. E finalmente, se anche mi avvenisse di estinguere tutta la vostra specie, io non me ne avvedrei.