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La Francia torna ad essere il primo produttore di vino al mondo

by Redazione
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Patria di vini eccelsi come Bordeaux, Borgogna e Champagne, la Francia è da più parti riconosciuta come il paese produttore di vino più importante al mondo, con buona pace del nostro patriottismo. Per secoli ha prodotto vino in maggiore quantità e di maggiore qualità rispetto a qualsiasi altra nazione, Italia compresa.

Nel 2023 infatti, dopo un breve interregno italiano durato qualche anno, la Francia è tornata ad essere il paese con la maggiore produzione di vino al mondo, raggiungendo i 47 milioni di ettolitri e facendo segnare una crescita del +2% rispetto al 2022. Si tratta di ottimi numeri in generale se si pensa alle grandinate che hanno colpito la Borgogna ed alle malattie che hanno colpito le viti del Bordeaux. Ciò non stupisce dato che l’uva viene coltivata in quasi ogni angolo del paese ed il vino è radicato nella cultura francese a quasi tutti i livelli della società; è la bevanda sia dell’élite che della gente comune e un simbolo chiave del cattolicesimo romano, tanto che questo connubio si esprime anche in etichette mitiche come Châteauneuf-du-Pape, il vino rosso dei papi.

Dalle colline granitiche del Beaujolais ai famosi pendii gessosi dello Chablis, sino ai freschi pascoli dello Jura, i siti su cui si sono sviluppati i vigneti francesi sono considerati di vitale importanza e sono al centro del concetto di “terroir”, che determina i vitigni utilizzati per produrre i suoi vini tradizionali. Nei tempi in cui non esisteva un’efficiente coltivazione della vite, i vigneron (vignaioli) coltivavano ciò che meglio si adattava al terreno e al clima locale, scegliendo dalla selezione spesso limitata di vitigni a loro disposizione.

Pertanto, il rapporto tra le regioni vinicole francesi e le loro varietà chiave di uva si è evoluto naturalmente nel corso di molti secoli, come esemplificato dallo stretto rapporto tra l’uva Pinot Noir e la Borgogna, e tra l’uva Syrah e la Valle del Rodano. I vitigni più importanti di Francia, come Chardonnay, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Malbec e Petit Verdot, sono poi andati alla conquista di tutto il mondo e vengono oggi coltivati in ogni angolo del globo, dando vita quasi sempre a vini di altissima qualità. Per una carrellata sulle principali regioni vinicole francesi si può fare affidamento sull’enoteca online Svino.it, specializzata nella distribuzione di vini francesi nel nostro paese.

La diversità del vino francese è dovuta, in parte, all’ampia gamma di climi del paese. Lo Champagne, la regione più settentrionale, ha uno dei climi più freschi di tutto il mondo vitivinicolo, in netto contrasto con la calda e secca Valle del Rodano, situata a 560 km di distanza in direzione sud. La regione del Bordeaux, nel sud-ovest, ha un clima marittimo fortemente influenzato dall’Oceano Atlantico e dai vari fiumi che si snodano tra i suoi vigneti. Lontane da qualsiasi influenza oceanica si trovano invece le regioni orientali come la Borgogna e lo Jura, che hanno un clima continentale, con estati calde e secche e inverni freddi. Nel profondo sud della Francia, la Provenza e la Languedoc-Roussillon godono di un clima decisamente mediterraneo, caratterizzato da estati calde e inverni relativamente miti.

La geologia e la topografia svolgono un ruolo altrettanto importante nella diversità dei vini francesi. Il gran numero di regioni e sottoregioni vinicole riconosciute riflette la sua vasta gamma di tipi di terreno e i paesaggi che li hanno creati. Si va dalle montagne e colline a est, che ospitano sia la regione della Savoia che quella dello Jura, fino alle terre pianeggianti a ovest, compresa la bassa valle della Loira e la grande regione del Cognac. Molte regioni vinicole seguono, o sono adiacenti a, sistemi alluvionali e fiumi, combinando sia la geografia favorevole che, andando indietro nel tempo, la facilità di trasporto che ha favorito lo sviluppo del commercio.

Il sistema di denominazione del vino francese è stato creato all’inizio del XX secolo e da allora è stato imitato in molti altri paesi. Questo complesso sistema di norme definisce ogni regione vinicola e i suoi confini e impone regole rigide sulle pratiche di vinificazione. Tutelare le denominazioni dei vini francesi e garantire la qualità e la provenienza dei prodotti sono i suoi obiettivi principali. Nessun altro paese ha sviluppato il proprio sistema di denominazione a tal punto; nel 2023, si contano più di 350 denominazioni di origine controllata AOC e altri 75 titoli Vin de Pays/IGP.

Con questo universo così complesso e variegato di vini, c’è solo l’imbarazzo della scelta in quanto a regali natalizi per stupire amici e parenti con una raffinata bottiglia di vino di Borgogna, un classico Champagne, o un sorprendente vino dello Jura.