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IUS@B alla Bocconi. Ne parla Francesca Sacchi

by Luca Rampazzo
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Essere al centro del mondo non mette al riparo dall’ansia di esclusione dal mondo del lavoro. E già questa è una notizia. Ma come ci si attrezzi per affrontarla, come si combatta per il successo e con quali mezzi si tenti la scalata cambia tutto. Parliamo di uno dei maggiori casi di successo in Italia, quello del mondo Bocconiano. E lo facciamo con chi rappresenta i giovani colleghi nella Facoltà: Francesca Sacchi, fondatrice di IUS@B e rappresentante degli studenti alla Scuola di Giurisprudenza. Ci concentriamo in particolare su uno degli aspetti meno noti: come si organizza il mondo degli studenti Bocconiani?

Cos’è un’associazione studentesca alla Bocconi?

L’Università Bocconi promuove la partecipazione degli studenti al governo della vita universitaria, dando loro spazio all’interno degli organi collegiali. Questo significa che ogni due anni si tengono le elezioni dei rappresentanti, dove gli studenti possono liberamente scegliere i colleghi che porteranno avanti le loro istanze di fronte all’Ateneo. Quando all’interno di una lista elettorale vengono eletti almeno tre rappresentanti, ecco che allora si costituisce un’associazione studentesca.

Cosa offrono agli studenti?

I gruppi di rappresentanza non sono solo il ponte fra gli studenti e la dirigenza dell’università. Oltre ad aiutare gli studenti in ogni aspetto della loro vita accademica, i rappresentanti sono attivi anche nell’organizzazione di conferenze, eventi più ludici, qualsiasi cosa possa arricchire il panorama bocconiano. L’Università non è concepita solo come un luogo in cui frequentare le lezioni, ma si cerca, anzi, di portare ogni studente a vivere la propria esperienza a 360 gradi. Questo comprende organizzare qualunque iniziativa possa essere di rilievo per la comunità, e non solo da un punto di vista accademico, proprio per permettere agli studenti di coltivare le loro passioni e interagire fra di loro.

Come incidete sulla loro vita di tutti i giorni?

Innanzitutto, mettendoci sempre a loro disposizione. I dubbi degli studenti sono tanti, e spaziano da questioni meramente burocratiche fino ad arrivare alla voglia di confrontarsi con altri alunni. Siamo anche coloro che intrattengono i rapporti con i professori: questo significa che qualunque problema ci sia, siamo i primi a parlarne e a cercare una soluzione. Infine, ogni rappresentante fa parte di uno specifico organo, e lì esercita in pieno le proprie funzioni. Io, per esempio, faccio parte del Consiglio della Scuola di Giurisprudenza. Lì stiamo lavorando a molti progetti, come la Giornata del Giurista, che è l’evento principale della School of Law. Ma la nostra voce è stata ascoltata anche quando si discuteva del nuovo piano studi del corso di giurisprudenza, che, proprio a partire dal prossimo anno, sarà completamente riformato.

Cosa bisogna fare per entrare nella vostra associazione?

IUS@B, inizialmente nata come lista elettorale, si è oggi evoluta in un’associazione studentesca. Chiunque sia interessato a contribuire all’arricchimento della vita universitaria può farne parte. Non vi è una vera e propria selezione, ma, al massimo, un colloquio conoscitivo, che serve sia a noi per capire le potenzialità di chi abbiamo di fronte, sia al candidato membro per decidere se ed esattamente come vuole impegnarsi. Ci sono molte sezioni a cui si può prendere parte: l’organizzazione di eventi, il marketing, addirittura un gruppo dispense. Chi vuole dare una mano è sempre ben accolto.

Cosa vi rende speciali nel mondo associazionistico universitario?

La lista con cui mi sono candidata, IUS@B appunto, è interamente dedicata agli studenti di giurisprudenza. Questo è il primo e unico caso all’interno della Bocconi. In un’università famosa per economia, abbiamo avvertito l’esigenza di spostare i riflettori anche sul mondo degli studenti del diritto e siamo stati premiati. IUS@B è risultata, infatti, la lista più votata alle elezioni dell’anno scorso per l’organo della Scuola di Giurisprudenza, superando il numero di voti di liste esistenti da molti più anni di noi.