Lo scorso ottobre, si è conclusa la fase operativa del progetto di rimozione rifiuti nei fondali marini dell’Isola di Dino, iniziativa della quale vi parlammo a suo tempo. Ebbene, com’è andata?
Italia Nostra, in collaborazione con la Regione Calabria e grazie al finanziamento ottenuto (40.000 euro, non chissà quale cifra), dopo aver vinto la sua battaglia con la burocrazia (dalla concessione demaniale all’autorizzazione alle operazioni subacquee), in 16 giorni ha rimosso 7 tonnellate di rifiuti.
L’intervento, in un’area di circa 60.000 mq, eseguito da subacquei esperti con l’appoggio di imbarcazioni attrezzate, ha infatti consentito il recupero di 3.020 Kg di pneumatici, 2.960 rifiuti plastici, 740 rifiuti indifferenziati. Quindi: gomme, plastica varia, cime, reti da pesca, corpi morti e varie amenità.
Pare che il “posidonieto” se ne sia subito giovato. Noi pensiamo che non sia il solo.