In difficoltà a fine anno per un calo delle tessere associative, la prima e unica libreria ad azionariato popolare d’Italia, Iocisto, con sede a Napoli a piazza Fuga, sta di nuovo risalendo la china. Molti nuovi associati ma soprattutto uno spirito di orgoglio culturale e sociale che tiene unita la squadra. Un presidente, Claudia Migliore (nella foto), un libraio di lungo corso come Alberto della Sala, e centinaia di uomini e donne, giovani e anziani, che donano il loro tempo per lavorare in libreria e portare avanti e attività sociali.
Presidente Migliore, Iocisto non è solo una libreria?
Iocisto è di recente diventata Associazione di Promozione Sociale, riconoscimento regionale che deriva dalle tante attività di carattere sociale che i soci della libreria svolgono, anche attraverso la libreria. Grazie a questo sarà possibile destinare ad Iocisto il 5 per mille della propria dichiarazione dei redditi. Al di là di questo, Iocisto è molto di più di una libreria, è una comunità, rappresenta un esempio di economia sociale e civile in cui i soci sono produttori di servizi e consumatori del bene libro. Iocisto pratica l’economia del dono: di tempo, di spazi, di creatività a beneficio di un progetto comune.
Quali sono le più importanti attività anche sociali extralibreria che svolgete?
La prima è “Aiutami a leggere” progetto di punta che ha avvicinato i migranti non accompagnati alla lingua italiana attraverso laboratori e corsi di lettura. Ma anche altre iniziative connotano il nostro impegno in questa direzione: la befana dei migranti, la creazione di punti di lettura al Santobono con la donazione di uno scaffale e di libri per i bambini lungo degenti, il contributo con l’invio di libri alla ricostruzione della biblioteca di Amatrice. I soci poi si sono aggregati attorno ad una idea comune: Iocisto per gli altri e la libreria diviene luogo di condivisione di iniziative a supporto dei malati, dei disagiati e di persone in difficoltà.
In tema di cultura?
Oltre alle tantissime presentazioni, lavoriamo molto sul tema della memoria civile (per questo motivo siamo stati selezionati nel relativo gate dell’iniziativa del comune Civil Hub) portando in libreria racconti e storie che sostengono la memoria di fatti ed eventi importanti per la crescita civile (Giovanni Impastato, Nino de Matteo, Fabrizio Pulvirenti e moltissimi altri); attraverso iniziative come il libro dipinto che ha riportato la memoria del nostro passato letterario in quadri e opere d’arte e che ha girato per tutta la città.
Le difficoltà economiche ormai sono alle spalle?
Superare le difficoltà in poche settimane non darebbe credibilità al periodo di difficoltà che stiamo vivendo. Ma la risposta che abbiamo avuto ai nostri appelli è stata significativa e importante anche per il riconoscimento di un ruolo sul territorio che ci è stato confermato da moltissimi fronti. In molti si sono attivati come potevano e con gli strumenti che avevano a disposizione (dai giornalisti agli scrittori, ai soci, ai semplici cittadini, ognuno ha dato qualcosa).
Ma i soci sono tornati ad aumentare?
I soci stanno tornando a crescere e tanti che si erano iscritti nel 2016 e non avevano rinnovato, ora lo stanno facendo. Anche per quest’anno e solo grazie a questi ultimi mesi, abbiamo superato i 500 iscritti. Sono arrivate anche tante donazioni. Ma per continuare ad essere un riferimento partecipativo e indipendente abbiamo bisogno di tanti, di tutti.
Vi aspettate di più dai vomeresi, non solo dai lettori?
Consideriamo Iocisto un patrimonio dei cittadini di Napoli. Iocisto nasce a Napoli e noi crediamo che solo in una città come Napoli potesse nascere e sostenersi. Tutti i cittadini possono sentirla propria e partecipare. Non ci aspettiamo di più dai cittadini, noi vorremmo disseminare cultura, amore per i libri, contribuire alla crescita dei nostri ragazzi (ci sono in libreria 15enni e 16enni che fanno i turni e stanno imparando a fare i librai), diventare sempre di più un luogo di aggregazione, accoglient.
In questi giorni molti hanno detto “ma perché aiutare questa libreria e non altre?”.
La risposta è nel nostro statuto e in queste poche righe. Iocisto non è una libreria come le altre, non ha scopo di lucro, ha una funzione sociale e culturale ed è questa funzione che va salvaguardata. Funzione che ci è stata riconosciuta da molti cittadini ed istituzioni proprio in questi giorni. Noi siamo fiduciosi. Iocisto è un atto di resistenza e per definizione non si arrende ma rilancia: diventare la casa dei lettori di Napoli lavorando sull’accoglienza, sulla qualità, sulle iniziative sociali e culturali.
Prossime iniziative per autofinanziarvi?
Attiveremo delle tessere speciali per chi vorrà iscriversi con una serie di bonus in libri e abbiamo in animo di realizzare un grande evento dedicato a Pino Daniele e al nostro libro HO SETE ANCORA. Molti soci illustri hanno messo a disposizione la propria arte per sostenere Iocisto. Uno su tutti Riccardo Dalisi.
Tra dieci anni come vi vedete?
Una comunità di lettori felici di aver realizzato un sogno che ad alcuni appariva impossibile.